Dizionario dei Pittori Bresciani
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BONOMI BENEDETTO

Avenone, 1832 - Levrange, 7 aprile 1886.

Detto frà (frate), fratello di Giambattista, abile fabbro ferraio, lasciò dipinti di scarso valore nella chiesa di Barbaine, in case private e in “santelle”.
 
BIBLIOGRAFIA
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

BONOMI GIROLAMO

Secolo XVII.

Secondo Antonio Fappani ("Enciclopedia bresciana") fu maestro del legno. Nel 1645 sembra abbia lavorato con Giovanni Pialorsi (v.) a comporre o a riparare le soase della chiesa di Lavenone, i cui altari laterali sono pure opera del Pialorsi (1634 -1635).

BONOMI MARCHION

Secolo XVIII.

Dalla "Enciclopedia bresciana" di Antonio Fappani apprendiamo che è nativo di Bione; falegname attivo nella chiesa di Comero nell'anno 1711 e non troppo felice autore della pala. Con i Boscaì (v. Pialorsi) collabora invece per la soasa della pala di S. Bartolomeo in Avenone, opera del pittore G. B. Bonomino.

BONOMI. Famiglia

Secoli XVII - XVIII.

Intagliatori in legno orginari di Lavenone di Pertica Bassa. Forse hanno appreso l'arte dai Boscaì di Levrange con i quali pare abbiano avuto contratti di lavoro i maestri Simone, Giorgio e Antonio al fine di comporre la soasa della chiesa parrocchiale di Avenone, fra il 1640 e il 1643.

Gli stessi maestri compaiono in atto dell' 11 novembre 1640 perchè appartenenti alla Scuola del SS. Sacramento.

Nel 1700 un Bonomi ha scolpito un Crocifisso per la chiesa di Provaglio sopra, poi tolto perché giudicato troppo fastoso dal vescovo Barbariga. Del 1710 dovrebbe essere un confessionale del quale nel 1852 ha eseguito copia Antonio Girelli (v.). Nel 1740 sono ricordati i maestri Bernardino, Faustino e Giorgio figli di Batta. Altri Bonomi sono di seguito specificatamente ricordati (Barnaba, Girolamo e Marchinn)

BONOMINO GIAMBATTISTA

Secolo XVII.

Secondo alcuni sarebbe un Bonomi di Avenone, chiamato poi con il soprannome di Bonomini. Il Va-glia, in base ad elementi veneti individuabili nelle sue tele e avendo trovato un G. B. Bonomino di Venezia sposo a Maria Michilli di Vestone, opina che sia nato a Vestone e in seguito si sia trasferito a Venezia, da dove sarebbe tornato per sposarsi.
Sue opere sono a: Bione, pieve, S. Carlo fra i SS. Antonio da Padova e Filippo Neri (firmata e datata 1668); Avenone, parrocchiale, Martirio di S. Bartolomeo (firmata e datata 1670); Odeno, parroc-chiale, S. Apollonio in trono fra i SS. Cosma e Damiano (firmata e datata 1672).
È un pittore che rivela molta fantasia, severità di disegno e aperta intelligenza. Per alcuni studiosi sarebbe nato a Livemmo.
 
BIBLIOGRAFIA
U. VAGLIA, “Dizionario degli artisti e artigiani Valsabbini”, 1948.
“Storia di Brescia”, Vol. III.
P. F. MURACHELLI, Il supplemento a Pittura nel ‘600 - ‘700, “Commentari dell’Ateneo”, Brescia, 1960.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

BONTEMPI ANGELO

Collebeato, 26 aprile 1946.

Diplomatosi maestro d’arte presso l’Istituto di Castelmassa (Ro), ha completato gli studi all’Accade-mia di Brera in Milano. Ha intrapreso ad esporre in personale nel 1968 a Castenedolo, ripetendosi negli anni successivi sia in Brescia e provincia sia a Milano, Forlì, Venezia…, partecipando al tempo stesso a numerosi concorsi e collettive.
Attento ai problemi della natura “minacciata dall’avvelenamento e dall’aridità tecnologica”, si espri-me per simboli: così, farfalle, colombe, i fiori paiono essere per lui gli interpreti di un diario dedicato alla vita. Sue opere già figurano in collezioni private d’Italia e di altri Stati.
 
BIBLIOGRAFIA
L. SPIAZZI, “Piccola galleria U.C.A.I.”, Brescia, 11 - 23 gennaio 1975.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 25 gennaio 1975.
E. C. S.(alvi), Le mostre, “Giornale di Brescia”, 29 gennaio 1975.
L. SPIAZZI, A. Bontempi, “A. Studio”, a. IV, aprile - maggio 1975.
“Piccola galleria U.C.A.I.”, Brescia, 3 - 15 gennaio 1976, Collettiva 5.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 10 gennaio 1976.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 18 febbraio 1978.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 15 dicembre 1979.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
AA. VV., “Angelo Bontempi”, mostra antologica, Brescia, Piccola Galleria UCAI, 6 - 19 otto-bre 1990.
S. MENGHINI, AA. VV., “Se Cristo tornasse”, Brescia, Istituto d’Arte “Caravaggio”, 1990.

 

BONTEMPI BRUNO

Cellatica, 31 marzo 1927 - Brescia, 3 ottobre 2001.

Architetto, nel 1975 ha conseguito la maturità artistica presso l’Istituto “P. Tacca” di Carrara. Ha inoltre frequentato lo studio di Adolfo Mutti negli ultimi lustri di vita del maestro, seguendolo altresì nelle pose all’aria aperta in diverse località della Provincia bresciana. Da quest’ultinio insegnamento ha appreso la limpidezza degli azzurri di cielo, la mossa e riassuntiva pennellata ricreante i verdi contornanti rustici sfiorati da tepido sole nel degradare di prati; o il soffuso candore di nevicate.
Sue mostre personali si ricordano alla “Art Gallery” di Concesio nell’ultimo scorcio degli anni Set-tanta, alternate a presenze in collettive in città, a Verona, Rimini, Sondrio e Cremona.
 
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

BONVICINI ALESSANDRO

Vedi Moretto

BONVICINI DE ARDESIO

 Vedi Moretti de Ardesio (fratelli Alessandro e Piero).

NOTA: La “Storia di Brescia” nell’indice propone notizie dei Bonvicini nel Vol. II, p. 197 e dei Mo-retti da Ardesio nel Vol. II, pp. 962 e 963. La “Enciclopedia bresciana” propone le separate Voci: Bonvicino Alessandro (omonimo del Moretto) e Bonvicino Pietro. Si ritiene opportuno riunire in seguito le note relative sia ai Moretti, sia al Bonvicini. R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore 1984.

BONZANINI GIOVANNI

Roe’ Volciano, 11 marzo 1912 - 14 dicembre 1987

Trasferitosi a Vobarno nel 1924, vi è rimasto fino al 1950, anno in cui giunge a Brescia. Ugo Vaglia, dicendolo nato a Vobarno, afferma altresì che Bonzanini ha esposto in alcune mostre cittadine i suoi quadri che seguono le tendenze contemporanee.
Poche le note che possiamo aggiungere: negli anni appena dopo il secondo conflitto mondiale è presente alla Associazione artisti bresciani, in occasione delle esposizioni allestite dal “Gruppo B”, annoverante nomi quali Salodini, Ghelfi, i Mozzoni, ma anche artefici quali Cominelli, Vinetti, Rodini, il non dimenticato Aldo Coccoli operanti ancora nella figurazione, ma attenti alla contemporaneità, anche sociale.
  1. BORDIGA GIOVANNA
  2. BORDIGA ANGELO
  3. BORGHETTI SECCAMANI CATERINA
  4. BORMETTI EGIDIO

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