Brescia, 1952.
Allieva di Augusto Ghelfi, è pittrice e plastica. Opera nel campo artistico dall’ultimo scorcio degli an-ni Sessanta, con partecipazioni a concorsi e premi locali come il S. Agata, Concesio, Montichiari, in alcuni dei quali si afferma.
Se le sue opere hanno della pittura del maestro innegabili riflessi formali, è altresì ravvisabile in es-se la pungente ricerca di una espressione personale che origina dallo stato fisico della pittrice e al conseguente bisogno di esternare quanto la sofferenza ha maturato in lei e preme sull’animo.
Questo bisogno di autonomia si propone in una delle opere premiate: La steppa (circa 1974) e si riafferma in dipinti ispirati alla stagione prediletta, l’autunno capace di “far risplendere gli ultimi ori estivi e far rivivere la lenta agonia della natura che se ne va verso il mistero di morte e di rinascita dell’inverno”.
Guido Stella, dal quale ricaviamo quest’ultima osservazione (“La Voce del popolo”, 22 febbraio 1974), fa altresì riferimento all’esortazione e all’incoraggiamento offerti alla Bordiga dai noti pittori Oscar Di Prata e Lorenzo Favero.
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.