Dizionario dei Pittori Bresciani
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FAUSTINI ORAZIO

. v. Faustini Giacomo

FAUSTINO DA BRESCIA

Secolo XV.

Vivente in città nel 1477, forse appartenente a famiglia venuta da Ardesio che, sia pure succinta-mente, è documentata a Brescia, ma più attivamente operosa nelle valli trentine.
 
BIBLIOGRAFIA
“Storia di Brescia”, Vol. II.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli editore, 1984.
 

FAVERO LORENZO

Brescia, 24 maggio 1911 - 26 giugno 1974.

Laureatosi in lettere a Pavia, ha insegnato per trentasette anni in scuole medie. La sua prima voca-zione tuttavia è stata la pittura.
Critico d’arte per fogli locali: La Voce del Popolo, Il popolo, L’Italia, Il Cittadino, come pittore era conosciuto come ritrattista del bimbi.
Dopo anni di studio, di copie dagli antichi maestri (veneti in particolare), dopo lunga frequentazione di musei, fra i quali Brera, l’Accademia di Venezia e il palazzo Chiericati di Vicenza, e la vicinanza degli zii Giuseppe e Tita Mozzoni, nonché la scuola di Emilio Rizzi, venne formandosi un gusto suo.
L’orientamento scelto gli ha procurato l’affettuosa accoglienza del pubblico che ha guardato le sue “testine” eseguite a pastello apprezzandole per le “soavi stesure dei toni, d’una raffinata lucentez-za”.
Fin dal 1941 presente sulla scena artistica bresciana, nel 1948 ha tenuto una personale a Buenos Aires. Nel 1952 la sua prima personale a Brescia, seguita poi da numerose partecipazioni in campo regionale contrassegnate da segnalazioni e premi.
Più di vent’anni dovettero trascorrere per rivedere riunite in mostra sue opere rappresentative, e fu nel 1973, alla A.A.B.
Tuttavia l’attività di studio è sempre stata assidua, cimentandosi l’artista anche in bassorilievi fra i quali merita ricordo il ritratto del Cardinale Giulio Bevilacqua posto nella chiesa di S. Antonio in via Chiusure.
Da rammentare anche l’attività di illustratore, autore di centinaia di tavolette per diapositive stori-che.
Accanto all’attività di ritrattista dell’infanzia capace di rendere d’ogni fanciullo, “secondo che nei suoi occhioni limpidi fiorisca il languore o la mestizia, s’apra un incantesimo o un brio”, il casto stu-pore o l’amoroso slancio, il sopimento o la fragilità, val ricordare il paesaggista attento ad ogni aspetto della natura: marina, declivi, architettura di caratteristici luoghi…
Colori tenui, scanditi, dedicati anche alle prode dei nostri laghi, l’Iseo soprattutto, a rimeditare aspetti meno appariscenti, ma suscitatori di profonda emozione. Una staticità significativa, come carico di umanità era l’uomo che recava evidente nello sguardo penetrante, nel tratto contenuto frutto di costante disciplina interiore riversata dall’animo nelle opere.
La commemorazione tenuta da chi scrive nella sede dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti nel 1988 ha dimostrato come, a quindici anni dalla scomparsa, la figura del prof. Lorenzo Favero fosse ben presente nel ricordo dei bresciani. Stipato all’inverosimile il salone di Palazzo Tosio, gremito pure il grande atrio antistante e palese la commozione dei presenti.
Evento ricordato con fervore dal dott. Mariano Comini nel 2001, inaugurandosi la mostra che l’Asso-ciazione Artisti Bresciani ha dedicato a Favero e che, curata da Mauro Corradini, ne ha collocato la pittura e l’attività critica nello scenario inquieto e pur fecondo di raggiungimenti, ponendo l’accento sulla coerente visione volta al ricupero della tradizione novecentesca, senza però scivolare in quella dimensione bozzettistica che non gli appartenne.
 
BIBLIOGRAFIA
Sta in: R. LONATI, “Lorenzo Favero, docente, pittore e critico d’arte”, Commentari dell’Ate-neo di Scienze, Lettere ed Arti, Brescia, 1988.
Si veda inoltre: R. LONATI, “Catalogo illustrato delle chiese di Brescia aperte al culto, profanate e scomparse”, Brescia, 1994.
M. CORRADINI (a cura di), “Lorenzo Favero”, Brescia, AAB, 21 genaio - 7 febbraio 2001.
M. CORRADINI, Il ritmo classico del saggio Favero, “Bresciaoggi”, 27 gennaio 2001.
F. LORENZI, Ritratti e paesaggi di Lorenzo Favero, “Giornale di Brescia”, 29 gennaio 2001.
 

FAVERO LORENZO

Brescia, 24 maggio 1911 - 26 giugno 1974.

Laureatosi in lettere a Pavia, ha insegnato per trentasette anni in scuole medie. La sua prima voca-zione tuttavia è stata la pittura.
Critico d’arte per fogli locali: La Voce del Popolo, Il popolo, L’Italia, Il Cittadino, come pittore era conosciuto come ritrattista del bimbi.
Dopo anni di studio, di copie dagli antichi maestri (veneti in particolare), dopo lunga frequentazione di musei, fra i quali Brera, l’Accademia di Venezia e il palazzo Chiericati di Vicenza, e la vicinanza degli zii Giuseppe e Tita Mozzoni, nonché la scuola di Emilio Rizzi, venne formandosi un gusto suo.
L’orientamento scelto gli ha procurato l’affettuosa accoglienza del pubblico che ha guardato le sue “testine” eseguite a pastello apprezzandole per le “soavi stesure dei toni, d’una raffinata lucentez-za”.
Fin dal 1941 presente sulla scena artistica bresciana, nel 1948 ha tenuto una personale a Buenos Aires. Nel 1952 la sua prima personale a Brescia, seguita poi da numerose partecipazioni in campo regionale contrassegnate da segnalazioni e premi.
Più di vent’anni dovettero trascorrere per rivedere riunite in mostra sue opere rappresentative, e fu nel 1973, alla A.A.B.
Tuttavia l’attività di studio è sempre stata assidua, cimentandosi l’artista anche in bassorilievi fra i quali merita ricordo il ritratto del Cardinale Giulio Bevilacqua posto nella chiesa di S. Antonio in via Chiusure.
Da rammentare anche l’attività di illustratore, autore di centinaia di tavolette per diapositive stori-che.
Accanto all’attività di ritrattista dell’infanzia capace di rendere d’ogni fanciullo, “secondo che nei suoi occhioni limpidi fiorisca il languore o la mestizia, s’apra un incantesimo o un brio”, il casto stu-pore o l’amoroso slancio, il sopimento o la fragilità, val ricordare il paesaggista attento ad ogni aspetto della natura: marina, declivi, architettura di caratteristici luoghi…
Colori tenui, scanditi, dedicati anche alle prode dei nostri laghi, l’Iseo soprattutto, a rimeditare aspetti meno appariscenti, ma suscitatori di profonda emozione. Una staticità significativa, come carico di umanità era l’uomo che recava evidente nello sguardo penetrante, nel tratto contenuto frutto di costante disciplina interiore riversata dall’animo nelle opere.
La commemorazione tenuta da chi scrive nella sede dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti nel 1988 ha dimostrato come, a quindici anni dalla scomparsa, la figura del prof. Lorenzo Favero fosse ben presente nel ricordo dei bresciani. Stipato all’inverosimile il salone di Palazzo Tosio, gremito pure il grande atrio antistante e palese la commozione dei presenti.
Evento ricordato con fervore dal dott. Mariano Comini nel 2001, inaugurandosi la mostra che l’Asso-ciazione Artisti Bresciani ha dedicato a Favero e che, curata da Mauro Corradini, ne ha collocato la pittura e l’attività critica nello scenario inquieto e pur fecondo di raggiungimenti, ponendo l’accento sulla coerente visione volta al ricupero della tradizione novecentesca, senza però scivolare in quella dimensione bozzettistica che non gli appartenne.
 
BIBLIOGRAFIA
Sta in: R. LONATI, “Lorenzo Favero, docente, pittore e critico d’arte”, Commentari dell’Ate-neo di Scienze, Lettere ed Arti, Brescia, 1988.
Si veda inoltre: R. LONATI, “Catalogo illustrato delle chiese di Brescia aperte al culto, profanate e scomparse”, Brescia, 1994.
M. CORRADINI (a cura di), “Lorenzo Favero”, Brescia, AAB, 21 genaio - 7 febbraio 2001.
M. CORRADINI, Il ritmo classico del saggio Favero, “Bresciaoggi”, 27 gennaio 2001.
F. LORENZI, Ritratti e paesaggi di Lorenzo Favero, “Giornale di Brescia”, 29 gennaio 2001.
 

FAVILLA DANIELE

Secolo XIX.

Già era compiuta questa parte del “Dizionario” quando si è potuto consultare il quarto volume della “Enciclopedia bresciana”, di A. Fappani, dalla quale rileviamo il nominativo di Daniele Favilla, pittore di Rovato ed autore di un dipinto raffigurante la Piazza vecchia di Gambara e la parrocchiale vista da palazzo Gibellini (1855).
 
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

FEDELE GIOVANNINO

Secolo XVI.

Già era compiuta questa parte del “Dizionario” quando s’è potuto consultare il quarto volume della “Enciclopedia bresciana”, di A. Fappani, dalla quale rileviamo il nominativo di Giovannino Fedele, pittore, abitante in contrada S. Stefano, che il 17 maggio 1501 accoglie in qualità di garzone Tonio qd. Sandrini de Serina.
 
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 

Federico Severino

Brescia 1953

Federico Severino è nato a Brescia nel 1953, dove vive e lavora. Personalità complessa ed eclettica, Federico Severino si rivolge con passione agli studi di filosofia fino alla laurea, maturando contemporaneamente i suoi studi artistici da autodidatta. Già nel 1974 si propone con una personale, recensita da Luciano Spiazzi ed Elvira Cassa Salvi, in cui affiorano i temi inquietanti e la straordinaria suggestione che caratterizzeranno la sua ricca produzione. Nel 1992 viene pubblicata la monografia a cura di Alberto Crespi e Fausto Lorenzi che documentano la produzione di Severino dal 1980 al 1992. La sua opera porta l'impronta di una fervida capacità inventiva sorretta da una cultura approfondita capace di equilibrare le forti tensioni che la sottendono. La sua iconologia, che si accompagna a figure del mito e a figure del sacro, ha instaurato tra reale e immaginario uno stretto dialogo che, sviluppato coerentemente lungo decenni ha ormai assunto lessico e ritmi ben distinguibili nel panorama della scultura contemporanea. L'opera di Severino, ispirata a temi sacri, ha raccolto consensi da parte della critica e della stampa in tutta in Italia e ha partecipato a una lunga serie di mostre allestite in importanti spazi pubblici e gallerie private a Roma, Milano, Venezia, Bergamo, Monza, Firenze, Brescia, Pietrasanta, Torino, Positano e Capri. Sue opere sono presenti in importanti collezioni d'arte private e in modo permanente anche in spazi pubblici come la collezione Centro Arte Moderna di Pisa e di grande rilievo come il Pantheon e la Basilica di San Vitale a Roma. Da anni collabora con Liquid Art System di Franco Senesi, con cui ha organizzato importanti mostre personali all'estero (Russia, Turchia, UK, Ungheria, USA). Opere monumentali in bronzo presso enti pubblici, religiosi e privati. Banca S. Paolo di Brescia. Varie sculture in cotto e bronzo. Monumento a S. Paolo in bronzo eseguito in più esemplari, 1980-85 Eremo SS. Pietro e Paolo - Bienno (BS). Altare, Ambone, Tabernacolo, Crocefisso astile, Madonna con bambino ecc., 1985 (bronzo) Ospedale poliambulanza di Brescia (Ex). Madonna con bambino (bronzo), 1986-87 Seminario vescovile (BS). Altorilievo Paolo VI e busto vescovo, 1986-1995 Chiesa parrocchiale di Manerbio (BS). Altare, Ambone (bronzo), 1987 Pontedilegno - Tonale Lobbia Alta (BS). In occasione della visita del S. Padre G. Paolo II. Altorilievo "Madonna della neve", 1988 Chiesa Suore operaie della Santa Casa di Nazareth - Botticino (BS). Altare, ambone, tabernacolo (bronzo) crocefisso, Madonna ecc. (cotto), 1989. Urna e crocefisso in occasione beatificazione Don Arcangelo Tadini (bronzo), 1999, ecc. Chiesa parrocchiale di Verolavecchia (BS). Altare (bronzo) 1990 Comune di Ospitaletto - Sala consiglio (BS). Pannello altorilievo (bronzo), 1990 Sede banca Valle Canonica - Breno (BS). Pannello decorativo "Le stagioni", 1987 Suore Dorotee da Cemmo - Casa madre - Cemmo (BS). Altare con urna, piccolo altare con urna, statua beata Cocchetti, altorilievi ecc. (bronzo), 1990-91 Chiesa parrocchiale di Cemmo (BS). Altare, ambone, statua beata Cocchetti etc. (bronzo), 1992 Chiesa parrocchiale di Edolo (BS). Altare, ambone, leggio, sede o cattedra, crocefisso ecc. (bronzo), 1994-95-96 Suore Dorotee - scuole elementari Gussago (BS). Madonna con bambino (bronzo), 1995 Chiesa parrocchiale di Bovezzo (BS). Pannello altorilievo "Il battesimo" (bronzo), 1996 Banca cooperativa Basso Sebino - Capriolo (BS). Pannelli decorativi (bronzo), 1997 Comune Gardone Valtrompia (BS). Tondo altorilievo resurrezione (bronzo), 1994 Medaglia ufficiale XIX Anno G. Paolo II - Vaticano (bronzo-argento-oro), 1997 Cimitero Vantiniano di Brescia. Cappella Anselmi ecc. (bronzo), 1997 Chiesa parrocchiale di Bagnolo Mella (BS). Altare, ambone, leggii, 1998-99 Chiesa parrocchiale di Borno (BS). Tondo commemorativo visita G. Paolo II (bronzo), 1998 A.C.I. Brescia. Due esemplari busto Bruno Boni (bronzo), 1998-99 Casinò Saint Vincent. Multipli e medaglie "La fortuna" (bronzo), 1998 Chiesa parrocchiale Trenzano (BS). Monumento di S. Gottardo (bronzo), 1999-2000 Chiesa S. Lorenzo Brescia. Altorilievo Santa M.C. di Rosa e tabernacolo (bronzo), 1999-2000 Parrocchia di Nostro Signore Sacratissimo Rosario. Fornace Crocicchio (Vercelli). Portale in bronzo, 2000 Stele commemorativa Mons. Gazzoli - Edolo Pieve (BS), (bronzo), 2000 Chiesa parrocchiale di Bagnolo Mella (BS). Trinità (bronzo), 2000 Seminario Vescovile Diocesano Brescia. Altorilievo Maternità Sacra, 2000 Pannello commemorativo visita S. Padre G. Paolo II a Chiavari, 1998-2000 Società Cattolica di Assicurazione, Verona, Statuette in bronzo, targhe ecc. 2000 Società Cattolica di Assicurazione. Altorilievo Maternità Sacra Verona 2000. Parrocchia Campione del Garda. Altare ambone in bronzo, 2001 Chiesa Parrocchiale di Roasio (Vercelli). Altare in bronzo, 2001-2002 Chiesa Parrocchiale di Calvisano (BS). Altare e Ambone in bronzo, 2001-2002 Parrocchia S. Antonio Abate. Pozzo d'Adda. Tre portali in bronzo, 2002-2003 Comune di Villasanta. Fregio monumentale per fontana, 2003 Parrocchia S.S. Pietro e Paolo Visano (BS). Pulpito ecc. in bronzo, 2003 Lago di Lova Borno (BS). Pannello bronzeo, 2003 Padri della Pace Brescia. Pannello bronzeo, 2003 Parrocchia di Roncadelle (BS). Altare. Ambone ecc., 2003 Duomo di Brescia. Cattedra bronzea, 2005 Parrocchia S. Antonio di Mazzano (BS). Altare, ambone, sede, leggio: bronzi, 2005 Parrocchia S. Giorgio di Inzino (BS). Portale bronzeo dedicato a Paolo VI e Giovanni Paolo II, 2005 Parrocchiale di Manerbio (BS). Altare, ambone, sede, leggio: bronzi, 2006 Fondazione S. Paolo, Brescia. L'Inferno di Dante: XXXIV formelle in bronzo policromo, 2006 Teatro Comunale Travagliato (BS). Pannello bronzeo, 2005 - 2006 Società Cattolica di Assicurazione, Verona, Grande angelo (bronzo), 2006 Comune di Leno (BS). Pannello bronzeo per AVIS, 2007 Padergnone (BS). Portale in bronzo, acquasantiera e croce astile, 2007 Arredi Cappella Suore operaie Casa di Nazareth, Passirano, Brescia, 2008 Cristo Risorto, Cappella Lonati, Botticino, Brescia, 2008 Altare, ambone, sede, Basilica Minore, Botticino Sera, Brescia, 2009 Installazione formelle opera "Inferno", bronzi policromi e "Angelo" bronzo policromo, Centro Paolo VI, Concesio, Brescia, 2009 Via Crucis, Ambone, bronzo, Pantheon Basilica S. Maria ad Martyres, Roma, 2010 Altare, bronzo, sede provvisoria, Chiesa di San Vitale, Roma, 2010 Cristo Risorto, Chiesa Parrocchiale, Lipomo, Como

FEDRIGA ALDO

. v. Centro artigiano camuno.

FEDRIGOLLI DUSI ESA

Di questa operatrice, originaria milanese, più plastica e designer che pittrice, si ricordano soltanto le bresciane prima mostra personale, allestita nella “Galleria S. Michele” nel novembre dicembre 1976 e la successiva, nel 1977.
Nelle opere, impegnava allora materiale resistente e negletto; materiale che, già in se stesso por-tatore di simboli, usato nella operazione compositiva ricreava “mondi aurorali”; le superfici, interse-cate da linee, prevalentemente rosse, quasi a rendere lo stupore della nascita e dell’affermarsi del giorno.
 
BIBLIOGRAFIA
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 4 dicembre 1976.
“Galleria S. Michele”, Brescia, 3-15 dicembre 1977.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 10 dicembre 1977.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

FELICI SPERANDIO

Secolo XVI.
Con altri artefici, autore del fregio della facciata settentrionale di palazzo Loggia. Alcùni autori lo dicono collaboratore nella realizzazione di altre statue dello stesso palazzo. Negli anni 1566 - 1578 è operoso a Monaco.
  1. FENAROLI STEFANO
  2. FERABOLI FLORIANO
  3. FERLICCA MARCO
  4. FERNICOLA CESARE

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