Bedizzole, 9 dicembre 1939.

Ha dapprima frequentato il Gruppo «O.  Rosai» di Lonato, quindi la Scuola di disegno «R.  Vantini» di Rezzato.  La sua visione pittorica è tuttavia edificata attraverso lunghi viaggi, in America, Asia, Africa; e ancora gode il privilegio di percorrere le strade del vari continenti.  Viaggi che per lui sono occasione di studio, della natura e dell'uomo. Alberto Morucci («Corriere Bresciano», 30 settembre 1978) osserva però che mentre per la natura e per le scene di genere s'avvertono le diversità ambientali, per l'uomo esiste, alla fine, unicità nella sostanza, cosicché attraverso le singole caratterizzazioni il pittore giunge a concretare valori assoluti. Se nelle opere in cui Pasini stempera i ricordi di viaggio si alternano episodi di vita o paesaggi esotici: con i mercatini, definiti colori e coriandoli di esistenze dove ogni uomo può vivere in maniera diversa sullo sfondo di scenari a volte composti da basse case squadrate, altrove fatti di alti cieli azzurri, quando l'attenzione di volge alle singole creature, quasi in modulo ritrattistico, allora ne coglie le vicissitudini incise nella carne, nel volti, nello sguardo.  Vicissitudini comuni alle quali le latitudini diverse danno maggiore o minore crudezza.  Ed ' d'pint' sembra ravvisarsi una più intensa ricerca costruttiva,una più in questi i i i i i immediata capacità di sintetico racconto.  Quel racconto che, rivolto ai luoghi natii, si anima di quotidiani, consueti episodi di vita campagnola, di panorami racchiusi dalle montagne care anche ad altri noti artefici nostri. Il co
lore si frange allora nel tocco impressionista a fissare pascoli d'autunno, torrenti dalle spumose acque lambenti le nostre Valli, la silente operosità del contadini. Accostamenti cromatici «resi con grazia festosa, con rapidità di mono, quindi con sicurezza di esecuzione.  Ne risulta pertanto la sua preparazione che ben aiuta Pasini ad affermarsi, come operatore e come uomo». Presente a vari concorsi bresciani, Lorenzo Pasini ha ordinato le sue mostre personali a: Lonato (Sala com. 0. Rosai, 1968), Bedizzole (Galleria Disciplina, 1972), Sirmione (Galleria Strentelle, 1973), Manerba (Galleria S. Giovanni, 1977), Brescia (Galleria G.C. Abba, 1978) e alla Galleria A-Z di Bedizzole nel 1978. Oltre ad Alberto Morucci, si sono interessati all'opera di Pasini Franco Rossi e Dario Zecchi.  Una vasta tela raffigurante S. Rocco, è per essere collocarla nella bedizzolese chiesa dedicata al Santo, dono dell'autore.
 

 

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