Bedizzole, I I giugno 1939.
Autodidatta, raramente ha partecipato a mostre collettive in provincia, né mai ha allestisto personali, dipingendo soprattutto per proprio diletto. Naturalmente portato alla composizione, sia nella figura che nella natura morta e paesaggio, si impegna nella resa fedele del motivi ritratti. Accurata la forma, pacate le cromie entro il sicuro disegno.Nascono così consuete immagini entro familiari atmosfere silenti; oggetti, suppellettili accostati in armonioso ordine, ampie visioni della pianura lombarda in luminose prospettive. Giovane ancora, Franco Pasini, può maggiormente affinare le doti tecniche, ma ancor più la innata sensibilità sorretta da vena lirica manifestata in occasione di partecipazione a esposizione provinciale. Estesa analisi della pittura di Pasini fa Alberto Morucci in «Panorama d'arte 1977», edito da Magalini.