Capo di Ponte, 2 dicembre 1934.
Al secolo Pietro Bonomelli, Mogliadel s'è diplomato presso l'Istituto d'arte «P. Toschi» di Parma e insegna in scuola media statale.Al 1963 risale la sua presenza in mostre collettive e a premi in Brescia, provincia, nonché a Venezia (1 976). Personali ha allestito nel 1975 e 1978, nella «Piccolla galleria» di via Pace.«Fedele per matrice a quel filone impressionista che ebbe in Gauguin, Vari Gogh, in Seurat i felici evolutori di un linguaggio emozionale», è stata giudicata l'opera di Mogliadel, ma nei pochi dipinti veduti (1974), riaffiorava anche il ricordo di un «simbolismo» che a Brescia ebbe interprete Romolo Romani, anche se poi, nel corso degli anni Mogliadel è approdato a una «trasfigurazione, sul piano lirico espressivo, di un Kandiski, di un Klee, di un Kokoschka», per cogliere i motivi congeniali atti ad esprimere quella visione dell'uomo e dell'ambiente attuali che maggiormente lo impressionano.Ne sortono così dipinti che, al di là del cromatismo e del segno, vogliono raccogliere ed esprimere «intenzioni e propositi» di chi della pittura fa preminente impegno. Da questo impegno il richiamo a ciò che per il Nostro mai diviene cliché, ma avvio a un «dominato discorso da cui affiorano... non a caso, non di rado, non per gratuità, motivi di conio personale», com'ebbe a osservare Achille Rizzi.
BIBLIOGRAFIA
A. RIZZI. «Piccola galleria U.C.A.I», Brescia, 25 gennaio-6 febbraio 1975. «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 3-15 gennaio 1976. (Collettiva). «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 4-16 febbraio 1978.