Darfo, 21 gennaio 1949.

Dal 1972, data della partecipazione a collettiva della Comunità Montana di Valle Camonica, a Breno, Gaetano Mirto ha esteso la nota delle presenze in concorsi e premi a Brescia e sua provincia, a Castro (Bg., 1976), Olgiate Malgara (Corno, 1977), allestendo altresì mostre personali a Boario Terme (1 973), Ponte di Legno (1 974, 5, 6), Gardone V.T. (1975), Celle Ligure (1977, 78) e Brescia (1 978). Dalla pittura cubista trae strutturazione pei suoi dipinti, con quelle linee spezzate, i piani intersecati a ricomporre con limpidi colori «paesaggi» di borgate montane su cui dominano campanili.  Borgate di Valcamonica, sotto cieli dalla effusa luce, racchiusa in larghi, scanditi tasselli. Cromatismi ritmati e contornanti i tetti, le uniformi facciate dai toni antichi.  Gli stessi rustici motivi il pittore va cogliendo anche in località del Garda, sul comense. «Pittura semplice, di facile comprensione, tale da creare un immediato e felice impatto con il visitatore», è stata definita, frutto di personale espressione data dal vibrare dell'animo.  Animo teso a «cogliere momenti essenziali di ambienti caratterizzati da una civiltà in cui la vita comunitaria è sempre stata privilegiata».
 
BIBLIOGRAFIA
A. MAZZA, «Galleria A.A.B.», Brescia, 25 novembre-8 dicembre 1978.
 

 

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