Alessandria, 15 ottobre 1785-Milano, 18 aprile 1837.
Trasferitosi ancor giovane a Milano, apprese dapprima gli elementi di scenografia, studiando poi prospettiva con Giovanni Levati all'Accademia di Brera. L'opera di scenografo è interrotta da una infermità; si applica esclusivamente al dipinti di cavalletto, affermandosi come paesaggista capace di vivaci contrasti di luci e ombre caratterizzanti le sue vedute cittadine. Autore altresì di miniature, entro il clima che dal Romanticismo reca alla Scapigliatura.Qui lo si ricorda per essere stato maestro del nostro Angelo Inganni, a Brera, e per i numerosi dipinti della Pinacoteca Tosio Martinengo in grado di influenzare altri nostri vedutisti.