Salò, 25 maggio 1952.
Ha ripreso l’attività pittorica dopo circa due decenni di abbandono impostogli dagli impegni lavorati-vi.
L’iniziale applicazione lo aveva portato a inserirsi nel Gruppo Artisti di Valle Sabbia in seno al quale ha ripetutamente esposto in occasione di mostre sociali. Ha pure allestito alcune mostre personali disposte in ambienti pubblici della località natia.
Autodidatta, nei suoi dipinti prevale la “narrazione” di eventi valsabbini, con le maschere carnevale-sche e il paesaggio dai rustici antichi. Un piccolo mondo tradotto mediante la tecnica ad olio sulla tela a larghe campiture dal colore marcato che danno vita pure a statiche sembianze di personaggi mascherati, una allegoria che a volte si fa inquietante.
La base grafica ha invece parte rilevante nella produzione paesaggistica coniugante plasticità e sfumato.
Quello di Franzoni è stato definito da Franco Vitali un itinerario creativo percorso in fretta, con la voglia di migliorarsi, lui autodidatta, attento e curioso di scoprire le capacità proprie di far affiorare dall’intimo profondo la disponibilità di parlare agli altri senza usare parole o gesti, ma solo luci e atmosfere.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., “Sinestesie. Artisti di Valle Sabbia”, Salò, S.&B Trade Promotion, 1991.