Calvisano, 28 luglio 1932.
Diplomato all’Accademia di Brera, insegna a Milano.
Fin dal 1960 intraprende partecipazione a mostre a carattere nazionale e internazionale quali la Biennale di Milano, “Mostra grafica” a Mosca, Biennale dell’incisione a Venezia, Pittura in Lombardia, a Monza… Numerose anche le presenze a collettive bresciane fra le quali si ricorda la imponente rassegna dedicata a la “Coscienza del reale”; le personali, alfine, ricorrenti in città e ricordate dalla allegata bibliografia.
Sue opere sono in note collezioni quali la “Bertarelli”, del Castello Sforzesco di Milano e, fra i privati, hanno suoi dipinti i Sigg. Treccani, Prada, Vitali, Mascherpa ecc. Dapprima insegnante al Liceo “V. Foppa” di Brescia, ha quindi assunto la cattedra presso l’Accademia di Brera.
L’opera di Luciano Cottini sembra restare una delle poche, veramente valide testimonianze della grandezza e al tempo stesso della tragicità del mondo contadino, del quale è figlio e del quale assiste l’evidente e inesorabile crollo. La sua pittura ne coglie i volti disperati, i ruderi dell’ambiente, resi con tratteggi nervosi e brevi “ora infittiti come un intrico di sterpi invernali, ora spaziati come crepe di una zolla riarsa”.
Testimonianza tragica, e come lo scomparire d’un mondo, come il suo dissolversi così nelle tele di Cottini le immagini si dissolvono, si confondono: restano evidenti le deformazioni, le discrepanze, il dolore, la paura che non è più soltanto contadina, ma del mondo contemporaneo, volto in maniera “irreversibile al processo di estinzione: e coltiva la tenue, segreta inconfessata speranza che il carico umano accumulato da chi muore vinca la sfida del nulla per diventare germe fecondo della società nuova”.
Da ricordare inoltre l’opera sua grafica tradotta in cartelle, in collaborazione con l’indimenticabile prof. Giuseppe Tonna: collaborazione fatta in consonanza di intenti e di sensibilità.
Trent’anni di docenza a Milano non hanno reciso il profondo rapporto vissuto da Cottini con la terra natia e Brescia, tanto che ha confidato: anche se vivo a Milano da tre decenni, non mi sento integrato, e osservo che gran parte dei miei quadri nascono dal desiderio di evocare immagini sepolte dal tempo, situazioni che hanno il sapore delle cose perdute.
Con l’essenza della sua attività creativa, le parole di Cottini tracciano il rimpianto per Calvisano e Brescia, dove ha continuato a coltivare amicizie con esponenti della cultura e dell’arte, dove ha collaborato con note case editrici, dalla Grafo all’Obliquo, alla Morcelliana per la quale, nel 1994, ha interpretato i “Racconti della Passione” meditati da mons. Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano.
Già sono state ricordate le manifestazioni artistiche, mostre personali e collettive, nelle quali fino al 1995 opere cottiniane sono state presentate. Mostre che da Brescia traggono l’avvio a un itinerario che tocca località italiane e straniere, Roma, Venezia, Toronto… (“Dizionario degli incisori bresciani”, 1994). Itinerario sempre più esteso, e documentato dagli interventi di noti critici come F. Sciardelli, M. Pansera, E. Fezzi, M. Corradini, E. Cassa Salvi, R. Tassi…
Se l’invito a interpretare graficamente i “Racconti” martiniani può equivalere a consacrazione artistica, ulteriori numerose pubblicazioni si arricchiscono di sue grafiche: sono segnalate nella allegata bibliografia, tuttavia non si possono tacere “Il Baldo padano” curato da Giuseppe Tonna, dello stesso “L’ultimo paese”, “La parabola di Renzo e Lucia un’idea di Promessi sposi” di Pietro Gibellini, “Il Manzoni drammatico” autori Crespi e Testori.
Testori esprime altro significativo apprezzamento per l’arte cottiniana: l’insigne saggista e critico aveva acquisito ben trentotto dipinti, nell’aprile del 2005 fatti oggetto di apprezzata mostra allestita nel Salone Vanvitellia-no di Palazzo Loggia.
BIBLIOGRAFIA
“L. Cottini”, Ed. V. Scheiwiller, Off. Graf. Esperia, Milano, 1974.
“L. Cottini”, Ed. Galleria Correggio, Parma, 1974.
Si veda inoltre:
G. TONNA, Mostre, “L’Eco di Brescia”, 31 maggio 1963.
G. VALZELLI, Gli artisti italiani invitati a Chiari, “Giornale di Brescia”, 24 aprile 1965.
G. POLONI, Cinque bresciani espongono le loro tele, “Giornale di Brescia”, 17 settembre 1965.
G. POLONI, Pittori bresciani, L. Cottini, “La Voce dell’automobilista”, aprile 1969.
“Piccola galleria U.C.A.I.”, Brescia, 12-24 gennaio 1974.
VICE, Mostre d’arte, “Giornale di Brescia”, 20 gennaio 1974.
COMUNE DI BRESCIA, “La coscienza del reale”, Palazzo Loggia, marzo-aprile 1974. (Si vedano i quotidiani nel periodo mostra).
V. SCHEIWILLER, “Piccola galleria U.C.A.I.”, Brescia, 13-25 marzo 1976.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 20 marzo 1976.
G. STELLA, Arte, “La Voce del popolo”, 16 aprile 1976.
A. MAZZA, Uomini bestie e prodigi, “Giornale di Brescia”, 29 ottobre 1976.
AA. VV. Uomini bestie e prodigi, “Bresciaoggi”, 18 gennaio 1977.
R. TASSI, “Galleria La Leonessa”, Brescia, 12-25 febbraio 1977.
“Giornale di Brescia”, 13 settembre 1977, Omaggio alla Resistenza.
“Bresciaoggi”, 13 settembre 1977, Le opere premiate alla mostra sulla Resistenza.
“Giornale di Brescia”, 17 settembre 1977, Il ministro Pedini ha inaugurato la mostra. (Sulla Resistenza).
G. MASCHERPA, Impegno in tema di Resistenza, “Avvenire”, 23 settembre 1977.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 15 aprile 1978.
“Giornale di Brescia”, 11 settembre 1978, Omaggio al lavoro.
G. STELLA, Arte, “La Voce del popolo”, 19 ottobre 1979.
E. C. S.(alvi), Mostre d’arte, “Giornale di Brescia”, 3 novembre 1979.
L. SPIAZZI, Giro dell’arte, “Bresciaoggi”, 17 novembre 1979.
A. MAZZA, L’artista e il critico, “Giornale di Brescia”, 23 novembre 1979.
AA. VV., “Giornale di Brescia”, 12 dicembre 1979.
P. GIBELLINI - G. FONNA, Un inedito (di G. Tonna), “Bresciaoggi”, 13 dicembre 1979.
AA. VV., “Brescia ‘80”, Brescia, 1-11 maggio 1980, Catalogo.
NOTA
Si supplisce a lacune tipografiche della Bibliografia a cui si rinvia all’inizio:
G. VALZELLI, Tre amici in cartella, “Giornale di Brescia”, 5 luglio 1969.
G. NOGARA, Incisori d’Italia a Cittadella, “Giornale di Brescia”, 21 ottobre 1969.
E. C. S.(alvi), Mostre d’arte, “Giornale di Brescia”, 8 marzo 1968.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
F. PERMUNIAN, “Il teatro della neve”, Venezia, Centro internazionale della grafica, 1984.
S. CRESPI, G. TESTORI, “Il Manzoni drammatico”, Brescia, Ed. del Moretto, 1985.
E. CASSA SALVI, “Luciano Cottini”, Gazoldo degli Ippoliti, Villa comunale, 1985.
E. CASSA SALVI, “L’uomo nel mondo rurale, nella città industriale, la memoria e la speranza”, Calcinato, Biblioteca civica, 6-13 ottobre 1986.
“Luciano Cottini: opere dal 1966 al 1986”, Brescia, Galleria AAB, Calvisano, Chiostro domenicano, 2-21 maggio 1987.
F. DE SANTI, G. STELLA, “Poetica dell’incisione” (collettiva), Brescia, Chiostro di S. Giuseppe, 13-28 febbraio 1988.
“VIII Mostra d’arte bresciana” (collettiva), Noboli di Sarezzo, chiesa di S. Bernardino, 22-25 luglio 1988.
M. CORRADINI, “Storia e coscienza nel mondo padano di Luciano Cottini”, Pontevico, Biblioteca civica, maggio-giugno 1989.
G. TONNA, “Sei disegni di Luciano Cottini”, Brescia, Morcelliana, 1989.
F. LOI, E. FEZZI, “Luciano Cottini. La campagna come avventura”, Milano, Lombardi, 1992.
L. COTTINI, “Non sappiamo fino a quando. Note degli anni Sessanta”, Milano, Sciardelli, 1993.
P.V. BEGNI REDONA, “La Via Crucis in grafica” (collettiva), Noboli di Sarezzo, chiesa di S. Bernardino, 1993.
L. MAROCCHI, “Vigilia” (con 11 tavole), Brescia, L’Obliquo, 1993.
R. LONATI, “Dizionario degli incisori bresciani”, Brescia, 1994.
L. SCORTI, E. TRECCANI, “Luciano Cottini: la campagna come avventura”, Montichiari, Teatro Sociale, 23 dicembre 1994 - 18 gen-naio 1995.
P. GIBELLINI, “La parabola di Renzo e Lucia: un’idea di Promessi sposi”, Brescia, Morcelliana, 1994.
G. TONNA, “L’ultimo paese”, Parma, Guanda, 1995.
M. PANSERA, “Luciano Cottini, acquarelli, la scoperta del Crocefisso, di una restaurazione rivoluzionaria”, Ghedi, Banca di credito cooperativo, 1996.
G.L. FALABRINO, F. SANDRINI, “Luciano Cottini: acquarelli”, Calvisano, Amministrazione civica, 1997.
F. SCIARDELLI, “Luciano Cottini. Acqueforti 1962-1977”, Mantova, Sartori, 1998.
G. TONNA (a cura di), “Il Baldo padano”, Mantova - Bassano del Grappa, 1998.
L. MAROCCHI, R. BRESCIANI, “Esodo”, Bassano del Grappa, 1998.
F. LORENZI, I Cottini di Testori, 38 disegni graffiati e lividi di mordente passione morale, “Giornale di Brescia, 14 aprile 2005.
F. LORENZI, I Cottini di Testori. Artista e critico legati da luci da insania, “Giornale di Brescia, 16 aprile 2005.
P. CARMIGNANI, Cottini, i corpi anime che piacquero a Giovanni Testori, “AB”, autunno 2005.
F. LORENZI, Straniti nella campagna…, “Giornale di Brescia”, 3 novembre 2005. (Per mostra collettiva in Calvisano).
O. CASTELLINI, Luciano Cottini, “Spicchi di prosa”, Brescia, 2005.