Gardone V. T., 14 novembre 1936.

Lavoratore in fabbrica, Franco Cotelli si è affacciato al mondo della pittura nel 1960. Da allora ha partecipato a numerose mostre collettive in Provincia nonché in lontane città fra le quali Napoli (1973), Milano e Pompei (1979), S. Marino (1980) e, ancora, Londra, Genova, Rimini, Roma, Messina, Ferrara (1976).
Numerose anche le esposizioni personali provinciali (Gardone V. T., Marcheno, Iseo, Collio, Sarezzo, Concesio, Inzino), a Brescia (1972 e 1980).
Ancor prima che pittore, Cotelli si segnala per l’attività animatrice nel campo dell’arte, non soltanto in Gardone V. T. ma nella Valle tutta; tanto che a lui si devono le opere di Guttuso, Cassinari, Zigaina e di tanti altri notissimi nomi facenti ormai parte del patrimonio valligiano.
Il pittore è sospinto da intenso, puntuale amore alla sua terra, dalla partecipazione ai problemi esistenziali: in particolare da tutti i motivi che minacciano la sua valle, corrotta da inconsulti interventi, da malintese opere di progresso. Il disastro ecologico, uno dei più evidenti mali incombenti, nelle sue tele si traduce nello scempio di nidi, equivalente poetico della degradazione di verdeggianti superfici invase da gelide strutture di agglomerato cementizio. Affiorano prepotenti il desiderio, la necessità di purezza: ne testimoniano alcune opere in cui “colombe e uccelli grifagni si contendono grandi, candide lenzuola”.
Anche nel paesaggio, nei fiori sono avvertibili toni espressivi personali, vivificanti i lievi e luminosi colori. Sue opere sono in permanenza alla Galleria d’arte moderna di Ferrara.
Negli anni successivi alla prima edizione del “Dizionario dei pittori bresciani”, documentante l’attività pittorica fino al 1980, Franco Cotelli sembra aver attenuato la sua presenza sulla scena artistica, ma non ha tralasciato di dipingere e di prestarsi come “operatore culturale” a favore della sua terra.
Solo nel 1999 la sua opera è tornata all’attenzione mediante la “Mostra antologica” tenuta in Villa Mutti Bernardelli di Gardone V. T. dal 27 marzo all’11 aprile, patrocinata dal Comune gardonese e dalla Provincia di Brescia, Assessorato alla Cultura.
Presentava la rassegna Giannetto Valzelli e nei dipinti rilevava il coerente linguaggio dell’artista, animato da sentimenti che pongono al centro l’uomo e la terra natia, fonte di edificante ispirazione, di profonde emozio-ni.
 
BIBLIOGRAFIA
L. SPIAZZI, “Galleria A.A.B.”, Brescia, 8 - 20 novembre 1980.
“A. Studio”, a. III. n. 4, aprile 1974, p. 40.
L. SPIAZZI, Giro dell’arte, “Bresciaoggi”, 27 gennaio 1979; 8 marzo 1980.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 15 novembre 1980.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 
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