Palazzolo, 1940

Precocissima la vocazione artistica di Aldo Urgnani, tanto che alcuni suoi paesaggi datano al 1951, quando cioè stava completando la scuola elementare, a soli dieci anni.

Al fare «ingenuo» di quei lavori, dedicati alle consuete visioni racchiuse nel piccolo mondo del cortile di casa, sono subentrati aspetti più ampi del paese natio resi con più decisa e corposa pennellata, come nel dipinto dedicato a L'Oglio, del 1953, con sempre più riassuntiva campitura ricreante i molteplici aspetti palazzolesi, sia nella stagione piena che nella invernale.

«L'artista - ci dice Luciano Spiazzi - ha un piccolo studio a pian terreno in un vecchio edificio del centro storìco e lì consuma e brucia in tele sempre più ampie tutto lo spazio aperto di cui la sua sensibilità liricamente tesa e sempre inappagata ha costante bisogno».

Entrato a far parte del Gruppo E, annoverante altri pittori e scultori palazzolesi, in seno al sodalizio intraprende costante partecipazione a collettive, fin dallo spegnersi degli anni Cinquanta, per giungere alla più vicina, del dicembre 1980, testimoniata anche dall'opuscolo composto da Masneri e recante saggio introduttivo di Luciano Budigna.

Oltre al paesaggi, noti i fiori di Urgnani, per lui motivo di varie nature morte, composte con mossa macchia, apparentemente astratte ma «in realtà ancorate ad un naturalismo lombardo portato avanti con estrema partecipazione e tensione immaginativa abbastanza rare in tempi nei quali sembrano urgere soprattutto le drammatiche contraddizioni dell'era tecnologica».

Ne sortono motivi di armonia cromatica e compositiva riflettenti l'esigenza dell'autore di partecipare ciò che «può essere ancora la vita come accordo, armonia, misura di contro alla distruzione che in essa si proietta dal presente al futuro... Viola, arancioni, gialli, rossi e bianchi che non tanto scompongono le forme naturali quanto le esaltano, facendone note ora timbricamente accese, ora avvolgenti, calde di profumi».

Fra le numerose località in cui Urgnani ha esposto suoi dipinti, con Brescia (1958, 59, 1980), possiamo citare: Orzinuovi (1956), Montichiari (1960, 64), Palazzolo (1963).Quindi Soresina (1974), Santhia e Gallarate (1975), S. Donato.Osio Sotto (1975, 77), Arona e Valeggo sul Mincio (1976).

BIBLIOGRAFIA

«Galleria La Loggetta», Brescia, 20 dicembre 1958 - 6 gennaio 1959, Gruppo artistico

Palaz olo, Catalogo.

«Galleria La Loggetta», Brescia, 8-27 febbraio 1961, Pitiori e scultori palazzolesi, Catalogo.

G.V., Inizìa la Fiera di Montichiari, «Giornale di Brescia», 8 maggio 1964.

  1. BUDIGNA, «Studio G. 7», Bovezzo, 12-25 marzo 1977,Collettiva Gruppo E.

AA.VV., «Brescia '80», Brescia, 1-11 maggio 1980, Catalogo.

AA.V., «I Pittori del Gruppo E di Palazzolo», Tipolito Masneri, Palazzolo, s.d. (1980).

L.SPIAZZI, Il Gruppo E di Palazzolo, «Bresciaoggi», 13 dicembre 1980.

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