Bovezzo, 1949.

La pittura di questo giovane artista crompe dalla tela in un chiaro disegno dipinto a spatola con toni caldi e appassionati.  Chiusa la porta dello studio, egli ritrova la visione di una vita serena, non scandita dalla fretta, dall'affanno.  Nella quiete del suoi scorci, nella placida tranquillità di queste antiche case Intravvediamo tutta la rilosofia dell'esistenza semplice e chiara ma vera. In queste affermazioni dell'unico catalogo di mostra veduta di Mauro Pasquali («Studio G.7», Bovezzo, 19 giugno - I luglio 1977) è racchiusa la sua vena pittorica, i cui esiti postimpressionistici sono dedicati prevalentemente al paesaggio consueto allo sguardo.
 
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