Brescia, 15 luglio 1951.
Mentre si esaurisce la compilazione di questa parte del «Dizionario», si ha modo di conoscere l'opera di questo giovane pittore e grafico, avviato, così ci pare, con intenti lucidi verso l'area realista ma con accenti espressionisti. Sicuro il segno grafico, e nitido, la stesura accurata fanno bene sperare nel fùturo di Ennio Parmini al quale auguriamo di sapere approfondire con assiduità e impegno i temi adombrati fino ad oggi nelle sue opere, senza indulgere alla tentazione di plateali sottolineature, nocive alla incisività del discorso avviato. E ci riferiamo soprattutto alle opere in cui la visione naturalistica si traduce in esiti non lontani dalla avanguardia concettuale.