Gardone V.T., 1929.
Autodidatta, nipote di ßeppi Mino (v.), del quale condivide l'estremo amore alla Valle natia e alla gente di quella Valle. Ubaldo Mino ci è noto per la mostra personale allestita iqella «Galleria d'arte Moretto», in via S. Urbano, dal 19 aprile al primo maggio 1980.Dallo stesso catalogo apprendiamo che ha «partecipato a più concorsi di pittura, mostre collettive e ordinato personali, riscontrando lusinghieri consensi sia di pubblico che di critica. Sue opere figurano in collezioni pubbliche e private a Praga, Breda (Olanda), Roma, Terni, Piacenza, Bergamo, Milano dove recentemente gli è stato assegnato il V' premio, ed una mostra, indetti dall'Oerlicon italiana». Lo stesso catalogo racchiude un cenno critico di L. Spiazzi, che del pittore scrisse: Personaggio a suo modo, Mino con quel tanto di introverso e personale che caratterizza tipi di tal fatta, lavoratori dal duro impegno quotidiano che non si,risparmiano nel tempo libero, pur di dare ossigeno e dimensione diversa al proprio destino, è artista, e il termine gli calza intero al di là dei risultati, che cerca una interpretazione il meno possibile pittoresca dei propri luoghi e della gente che li abita.
Altri cenni hanno redatto: D. Tacci, F. Rusconi, E. Marcian6.