Brescia, 7 maggio 1910 - 27 aprile 1977.
Scultore, scrittore e pittore, per quest'ultima disciplina è inserito nel "Dizionario dei pittori bresciani", G. Zanolli editore, Brescia, 1980, al quale si rinvia per completezza documentaria.
Pur avendo frequentato la Scuola d'arte del Castello Sforzesco di Milano, sotto la guida del prof. Pelini, si è sempre dichiarato autodidatta.
Le sue presenze in esposizioni bresciane e di vicine località solitamente annoveravano opere plastiche e pittoriche. Così, nel 1938, in occasione della Mostra del sindacato provinciale di B.A. presentava un Ritratto della moglie, un Ritratto mentre nella successiva edizione del 1940 esponeva un Legno per il quale Pietro Feroldi così si è espresso: Ugualmente disposto verso la scultura e la pittura, Francesco Lorandi non passa mai inosservato. Il suo Fremiti estivi, che ha figurato bene alla mostra bergamasca, è ricco di invenzioni e di tono, ma bisogna approfondire. Delle due sculture in legno, che con leggero cromatismo tentano di superare le inerzie della materia, pare preferibile Mammina che da un punto naturale tende a sollevarsi in una peregrina stilizzazione arcaica. Stilizzazione riscontrabile anche nelle opere collocate accanto a quelle di Domenico Lusetti (v.) nella chiesa di S. Maria di Comella dove, nel 1947, il Lorandi compose le tre lunette in rilievo per la porta principale e le due laterali. Accanto all'attività di "bottega", nella quale si sono educati aJl'intaglio e alla scultura non pochi allievi, ancora sono ricordate le presenze in mostre collettive bresciane, fino agli inizi degli anni Cinquanta, e la consulenza offerta ai corsi di disegno della Associazione artisti bresciani.
Notorietà particolare è stata data all'autore dalla esecuzione del Cristo scolpito nella piazza di Bornato, una delle più note e forse ultima fra le opere di Francesco Lorandi. Per la nota documentaria si rinvia al nostro "Dizionario dei pittori bresciani", edito da G. Zanolli nel 1980 (VoI. II, p. 158).
Pittore, scultore e scrittore. Ha frequentato la scuola del Castello Sforzesco di Milano, sotto la guida dello scultore Pelini, ma si è sempre considerato autodidatta. Anche se ha raggiunto notorietà con alcune opere plastiche, fra le quali il Cristo, la piazza di Bomato, qui lo si ricorda prevalentemente per le opere pittoriche.  Pittore figurativo, con accenti neorealisti, sia nel paesaggio, sia nella figura inter tati con colorì caldi e puri, sfiorando il primitivismo, a masse ben equilibrate, C( possono testimoniare le opere vedute presso la Vedova, soprattutto La vendcm del 1972 circa, in cui la compostezza formale del panorama equivale alla pacata 1 che tutto sfiora. Né mancano nella produzione di Lorandi esempi di una ricerca maggiormente avanzata, come nella Caduta del meteorite (1 949) con la quale si frange il colore in a(-,,ustamenti inforrnali. Ma quest'ultimo, può essere considerato un aspetto minoritarlo nella prevalente produzione tesa a raffigurare la vita dei campi, le amate colline. Se nei dipinti di cavalletto emerge la padronanza della tempera, tecnica prediletta, le necessità contingenti lo hanno portato ad operare anche nel campo del restauro e dell'affresco condotto nei canoni tradizionali. A Brescia tenne bottega ed educò all'arte non pochi allievi, anche nella scuola serale della A.A.B., dove negli ultimi anni di vita ha insegnato plastica e disegno. Alcune pubblicazioni rinvenute lo dicono particolarmente presente a mostre negli anni Trenta e Quaranta, unicamente ai più noti artisti locali.
BIBLIOGRAFIA
«IV Mostra del sindacato prov.  B.A.», Brescia, febbraio-marzo 1938, Catalogo. «Mostra d'arte», Brescia, I I -2 5 gennaio 1940, Catalogo.
«Il Popolo di Brescia», 17 gennaio 1940, Alla mostra delguf.
D. BONARDI, La sindacale a Brescia, «La Sera», Milano, 29 aprile 1940. (Si veda il Catal-,gu, della V Mostra sindacale).
P. FEROLDI, Orientamenti e indicazioni della V sindacale, «Il Popolo di Brescia», I maggio 1940.
«Il Popolo di Brescia», IO maggio 1940, Alla sindacale d'arte.
«Il Popolo di Brescia», 12 novembre 1940, Ill.
O.L. PASSARELLA, Artisti nostri, F. Lorandi, «Il Popolo di Brescia», 17 ottobre 194 1. E. PASINI, Nel mondo dell'arte, «La Provincia di Brescia», 19 gennaio 1948.
«Giomale di Brescia», 29 aprile 1977, £ morto lo scultore del Cristo di Bornato. «Giornale di Brescia», 28 aprile 1979, Il Cristo di Bornato a ricordo di Lorandi.
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