Gargnano, 9 settembre 1859 - Milano, 24 luglio 1926

Intrapresi dapprima gli studi classici, frequentò poi la scuola serale dell'Accademia di Brera, senza tuttavia completarne i corsi.  Si può pertanto considerare un autodidatta, che si applicò alla pittura durante i momenti liberi dall'impegno impostogli dalla azienda di sua proprietà.  La sua produzione è stata limitata quindi, e decimata anche da un incendio: le restanti opere sono di proprietà degli eredi. Esordi nel 1879 con l'opera La sacrestia della chiesa di S. Angelo, premiata accanto a dipinti di Segantini e Bazzaro. Non si conoscono altre sue presenze a mostre, mentre nota è la sua passione per tutte le manifestazioni artistiche e letterarie tanto che anche i suoi figli esercitarono la pittura.
 
BIBLIOGRAFIA
A.M. COMANDUCCI, «Dizionario dei pittori... italiani», tutte le edizioni
 
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