Brescia, 4 agosto 1906
Educato alla pittura dalla comunanza con noti artefici bresciani, e particolarmente con Luigi Moneghini (v) negli anni in cui l'impiego presso nota Ditta lo occupava assiduamente. Solo con il collocamento a riposo ha potuto dedicarsi completamente ad una passione repressa durante tanti anni. Se al suo attivo aveva già alcune partecipazioni a mostre in seno al Gruppo artistico O.M., a Premi in Palazzolo, Gardone V.T., Pisogne ecc., solo nel 1972 ha allestito la prima personale, alla quale altra ne è seguita nel 1977, dopo ulteriori presenze a collettive provinciali.Tradizionale, la pittura di Gibelli è rivolta ai molteplici aspetti della natura, dai sottoboschi ai fiori, le vecchie contrade, ma non disdegna la figura e il ritratto. Soprattutto Borgo Trento, Collebeato, l'Iseo e la Valle Sabbia hanno attratto la sua tavolozza dal tratto rapido e macerato a consumare panorami silenti e ravvivati da tepide luci di tenui stagioni.
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, «Galleria S. Gaspare», I- I 2 aprile 1972.
A. MUTTI, «Galleria S. Gaspare», 19-31 maggio 1977.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 26 marzo 1977.