Palazzolo, 21 maggio 1946.

Ha frequentato l'Accademia Carrara di Bergamo negli anni 1960-1966; nella stessa accademia è assistente di Trento Longaretti, che ne è direttore. Moderno nella impostazione, sa far risaltare il suo senso ironico quando affronta la figura, ma nel suo esprimersi rivela simpatia nei confronti dei modelli.  Non a caso fra le prime opere esposte negli anni Settanta Ghilardi aveva proposto la serie dei Detenuti, ritratti che assurgono a simbolo di ogni derelitto in cerca di affetto e di pietà. Ricca di fermenti culturali, la sua pittura offre simboli, in analogia con Maestri francesi dai quali ha tratto vaste possibilità di indagine e di espressione. Poco si può dire di questo giovane pittore che vive ormai fuori dall'ambiente artistico bresciano, e del quale in città si ricordano solo due apparizioni.
 
BIBLIOGRAFIA (bresciana).
M. LORANDI, «Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 28 gennaio-10 febbraio 1972
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 6 febbraio 1972.
E.C.S.(alvi), Mostre d'arte, «Giomale di Brescia», I I febbraio 1972.
T. LONGARETTI, «Galleria Labus», Brescia, ottobre 1978.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 7 ottobre 1978.
 
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