Palazzolo, 3 maggio 1935. Vive e opera a Palazzolo.
Ha compiuto gli studi artistici all' Accademia Carrara di Bergamo sotto la guida dei proff. Achille Funi e Trento Longaretti per la pittura ed Elia Aiolfi per la scultura. Alla fine degli anni Cinquanta risalgono le sue prime apparizioni in manifestazioni artistiche, quando propone gli esiti delle sue prime prove in seno al Gruppo dei pittori e Scultori palazzolesi.
Le significative presenze datano tuttavia alla metà degli anni Sessanta, con le segnala-zioni e le affermazioni conseguite a Perugia (1967); Catania (1968); Brescia (1972); Leno e Corno Giovine (1973); quindi a Caravaggio, La Spezia ...
Alternate, le mostre personali allestite a Iseo (1968); Chiari (1970); Zingonia (1972); Sarezzo (1973); Desenzano (1974 e 1982); Bergamo (1974); Coccaglio (1974, 76, 79); Travagliato e Sarnico (1975); Palazzolo (1978 e 1982); Brescia (1972, 74, 75 e 1983). Il contatto di Luigi Ghidotti con la dura pietra risale agli anni della prima giovinezza, e la passione affinata attraverso gli studi lo ha portato ad affrontare, oltre alle opere su commissione, libere composizioni. Una creatività divisa dapprima fra piani aguzzi, scheggiati, stacciati e poi fra blocchi di materia nella quale è possible evidenziare linea più dolce e forme la cui levigatezza dona vibratili luci, levità d'un volo.
Su questa forma plastica ha proseguito anche per la realizzazione di opere in bronzo dove il movimento delle masse e dei volumi é sobriamente calcolato, sia attraverso l'accurata resa delle superfici, sia attraverso la loro definizione per soli accenni. Esemplari dell'uno e dell'altro fare appaiono Maternità e Padri conciliari proposti a Palazzolo nel 1982.
Elvira Cassa Salvi ha ben illustrato i più vicini esiti dell'arte di Luigi Ghidotti: gruppi espressionistici, figure accalcate in situazioni drammatiche come gli Esuli o i Prigionieri, caratteristici sassi di fiume che egli sa trasfigurare in idealizzate testi ne femmini-li, bronzetti, quelli più scattanti e stilizzati secondo una linea asciutta e snella, elegantemente ritmata.
italiano e il Direttore dell'Istituto italiano di cultura in Gran Bretagna: venti opere in bronzo di impronta figurativa.
Val altresì ricordare la composizione posta a ingentilire l'ingresso della sala di esposizione della ditta Luigi Faustini, in via D. Ondei; il trofeo realizzato in occasione del torneo calcistico organizzato nel 1985 a ricordo del presidente dell'A. C. Brescia, Carlino Beretta.