Brescia, 27 gennaio 1941

Ha allestito mostre personali a Brescia (1977) e a Nave; partecipando al tempo stesso a mostre collettive provinciali e interprovinciali (Cremona, Caravaggio).
La sua pittura è prevalentemente rivolta al paesaggio, ai panorami delle nostre vallate i cui cascina-li, la maestosa flora sono ricomposti con scrupolosa verosimiglianza, sia nelle luci sia nella rustica corposità.
Per il modo di trattare i limpidissimi cieli, il verde dei prati e degli alberi, la architettura caratteristi-ca, per l’accurata tecnica che sfiora il virtuosismo, Andrea Franceschini dimostra di avere attenta-mente osservato la più vicina produzione di Pietro Leidi.
E l’essere invitato a esporre propri dipinti accanto a quelli di Dolci, Di Prata e altri noti artefici prova la buona qualità della sua pittura. Ciò nonostante, intorno alla metà degli anni Ottanta Franceschini ha rinunciato ad esporre in manifestazioni artistiche, continuando comunque a dipingere, per pro-prio appagamento, confortato dall’apprezzamento mai venuto meno.
 
BIBLIOGRAFIA
O. ZAGLIO (a cura di), “Collettiva”, Brescia, Galleria d’arte Vittoria, 5 settembre 1981.
O. ZALGIO (a cura di), “Collettiva”, Brescia, Galleria d’arte Vittoria, 21 novembre - 24 di-cembre 1981.
O. ZAGLIO (a cura di), “Collettiva. Proposte 1982”, Brescia, Galleria d’arte Vittoria, 1 gen-naio 1982.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 
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