Brescia, 25 agosto 1810 - 26 luglio 1855.
Scultore prevalentemente in legno, per le spiccate doti fu ammesso alla Scuola di disegno e ne frequentò i corsi sotto la guida del prof. Giovanni Cherubini.
Entrato a far parte dello studio dell'arch. Rodolfo Vantini, apprese la tecnica della plastica e della decorazione acquisendo profonda conoscenza dei vari stili. Apprezzato dall'arch. Donegani, lascia esiti di interventi nei motivi ornamentali di vari edifici, fra i quali sono ricordati i palazzi Tosio, Valotti, Bellotti e Facchi in città; nella villa Frizzoni di Como, in altro palazzo della stessa famiglia a Bergamo.
Ha modellato gli ornati dell'altare della parrocchiale di Pralboino, fusi poi in bronzo e giudicati "lavoro magnifico".
Giuseppe Foresti è morto a soli quarantacinque anni, durante l'epidemia di colera.
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