Salò, 1971.
Giovanissimo entra in contatto col Gruppo Amici dell’Arte di Salò in seno al quale assume cariche direttive, affrontando al tempo stesso le prime apparizioni pubbliche.
Risale al 1994 l’attività creativa espressa mediante estrema sintesi formale, con esiti informali posti nella visione di sapore metafisico ispirato a De Pisis e Mario Sironi.
Attraverso varie tecniche materiche, con l’utilizzo di stucchi, creta, oggetti vari e colori ad olio e vernici metalliche, ha dato vita a un percorso di sperimentazione dal carattere informale.
La produzione più vicina consiste invece in opere realizzate su tela con colori acrilici attestanti il de-siderio di dare forma alle emozioni conculcate dalle costrizioni imposte dalla vita contemporanea.
Prevalente allora il tema del viaggio: l’innata curiosità sospinge Mario Fontana a percorrere il mon-do, scoprire terre lontane e conoscere altri popoli e ignorate civiltà. Nei dipinti che interpretano il desiderio del viaggio sono protagonisti vascelli e navi… Ma anche tragici eventi che hanno scosso recentemente il mondo divengono motivo di riflessione e traduzione pittorica, dalle rivolte popolari all’attentato alle Torri gemelle in cui prevalgono aride tonalità terrose.