Castegnato, 1964.

Autodidatta, si è accostata alla pittura sin dalla giovinezza e per affinare le proprie doti creative ha frequentato per qualche tempo corsi che le hanno consentito di indirizzare correttamente quanto le si agitava nell’animo. Sin quando avverte emozione di fronte al panorama offerto dal “piccolo mon-do” in cui vive, sia nella contemplazione di frutti e suppellettili protagonisti di nature morte: sog-getti depositati su ruvide tavole immerse nella penombra di silenti atmosfere.
La matrice di cui Alessandra Ferrari si avvale è quella impressionista e ciò la asseconda nella imme-diatezza dell’espressione, manifesta con pennellata morbida, ricca di tepidi cromatismi.
Nei dipinti ad olio, tecnica prediletta dall’artista, ricorrono così aspetti significativi di una quotidia-nità appartata e silente che fatica ormai a sopravvivere nell’incalzante turbinare della contempora-neità.
 
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