Rovetta (BG.) 26 agosto 1659 - 25 luglio 1734.
Figlio di Grazioso (v.) è dapprima inviato a Parma presso un certo maestro Giuseppe; nel 1676 è a Cedegolo alla scuola di Pietro Ramus (v.) con il quale collabora per due anni. Tornato nel 1678 a Rovetta, la sua attività si espande e tocca significativamente anche Brescia e provincia, tanto che ancora oggi è considerato fra noi uno dei maggiori intagliatori.
Commessagli nel 1681 da don Belotti, parroco di Zone, è l'opera sua giovanile, ultimata nel 1690, per due ancone destinate, l'una all'altar maggiore: pur echeggiante idea di Ramus al quale era stata dapprima proposta, raggiunge notevole pregio; per l'altare del Sacramento l'altra. Entrambe si distinguono per copiosa serie di piccole figure e angioli.
Lo stesso don Belotti nel 1689 richiede il gruppo della Deposzione destinato a Zone e finito nel 1694. Ancora per interessamento del Belotti, trasferito alla cura delle anime di Cerveno, tramite bottega o per diretto intervento esegue altri numerosi lavori, come la soasa degli altari laterali, il tabernacolo e gli angeli dell'altare maggiore. Sicuramente suoi i paliotti degli altari del Rosario e di S. Antonio eremita, i gruppi al di sotto del tabernacolo, le statue della Madonna e del Cristo morto, modellato con grande perizia e dipinto con efficacia.
Sempre ai fratelli Belotti, in particolar modo a don Bartolomeo, o per loro interces-sione o interessamento, lunga si fa la nota delle commesse che portano Andrea a operare per le comunità di Adro, Bossico, Capriolo, Cesovo, Chiari, Cividate, Clusone, Cortine di Nave, Erbusco, Lissone, Lovere, Malonno, Montichiari, Monti-sola, Ome, Oriano, Ostiano, Palazzolo, Pisogne, Precasaglio, Rezzato, Rovato, Saiano, Salò, Torbiato, Vezza d'Oglio: località tutte dove confluiscono soase, altari, cibori, tabernacoli ecc. di singolare finezza esecutiva.
Ancora da esplorare compiutamente le cappelle della Via Crucis nel santuario adia-cente la parrocchiale di Cerveno, di recente autorevolmente proposte all'attenzione non soltanto dei locali, e nella maggior parte ritenuta opera di Beniamino Simoni (v.) anche se alcune figure sono state ultimate dai Fantoni verso la metà, o poco oltre, del Settecento. (VIII, IX, X Stazione)
La grande mostra allestita nella sala della Ragione a Bergamo nel 1978 e curata da un gruppo di studiosi guidato da Rossana Bossaglia ha lumeggiato altri esponenti della famiglia Fantoni oltre a Donato, Grazioso e Giovanni alle cui voci si rinvia; e sono:
Bertulino, vivente nel 1462; Donato, vivo negli anni 1550-1574; Adriano(1563-1633); Ghidino (1596-1633); Donato (1594-1667); Grazioso il vecchio (1630-1693); Donato (1662-1724); Gio.Antonio (1665-1748); Bettino (1672-1750); Luigi Andrea (1759-1788) ed altri ancora.
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