Rezzato, 29 aprile 1833 - Brescia, 13 gennaio 1902.
Figlio di Giovanni, tagliapietre, e di Teresa Aliardi.
Fu ornati sta di notevole abilità ed eclettismo, conduttore della "bottega" dove si sono formati noti scultori quali Domenico Ghidoni, Luigi Contratti e Angelo Zane 1-li, alle cui rispettive voci si rinvia.
Seppe pertanto portare a notevole livello l'azienda ereditata dal padre, acquisendo invidiabile condizione economica, anche perché sollecitato a realizzare opere per antiquari inglesi o ricchi committenti che non disdegnavano avere o commerciare copie dei capolavori del passato. La redditizia attività consentì di trasferire il labora-torio da Rezzato a Brescia, divenuto uno dei più celebrati d'Italia.
Ebbe un figlio, Raffaele (v.) anch'esso scultore ornatista e uomo di apprezzata sensibilità.
La "Enciclopedia bresciana" sembra proporre estesa voce di: Faitini Pietro ma, causa un refuso, le notizie proposte riguardano invece Domenico Ghidoni. Di Faitini é la tomba Cottinelli al Vantiniano (1874) così· quella di Giovanni Maffei (1875).