Eche sur Alzette (Lussemburgo) 21 settembre 1913
Nato lontano dall'Italia perchè figlio di emigranti, ancor giovane manifesta inclina-zione all'arte plastica: per studiare fa ben presto ritorno alla terra d'origine e frequen-ta l'Istituto professionale di Stato di Ponte di Legno. Fattosi più grandicello è allievo dello scultore monzese Annibale Pagnoni, prima di divenire aiuto del bresciano Timo Bortolotti (v.).
Nato come intagliatore in legno, a soli diciassette anni realizza il portale della chiesa di S. Maddalena, illustrando in cinque formelle altrettanti episodi della Sacra Bibbia cui si congiunge il bassorilievo in pietra simona raffigurante Maria di Magdala in atto di lavare e asciugare i piedi di Gesù.
Quando sta per aprirsi l'orizzonte dell'attività svolta in proprio, si addensano le tragiche nubi del secondo conflitto mondiale: un lungo periodo buio rischiarato soltanto intorno agli anni Cinquanta quando l'artista è chiamato ad operare a Basilea dove, per realizzare notevoli composizioni, si trattiene fino al 1960.
Fatto ritorno in Valle Camonica, per circa dieci anni è docente alla Scuola d'Arte di Darfo: può così alternare insegnamento e attività di "bottega" da dove escono numerosi lavori lignei. Fra tanti è possibile citare la tomba nel cimitero di Corti, realizzata a ricordo di quattro fanciulli morti mentre erano intenti al gioco: la Madonna del Fante (1972) in Bienno, eseguita per la locale sezione; il bronzeo busto del camuno don Guido Turla. Possiamo inoltre ricordare l'ideazione e la consulenza prestata per realizzare il grande cancello in ferro battuto, fuso nella fucina di Battista Orsatti, e posato nel quattrocentesco palazzo Fortunati (v.) di Fermo, presso Ascoli Piceno.
Durante il soggiorno marchigiano Giacomo Ercoli ha realizzato pure una Madonna, in pietra di Sarnico, collocata in un grotta proprietà della signora Maria De Sanctis. Ancoroggi lo scultore biennese non tralascia di seguire l'attività dei figli che tengono laboratorio a Cividate. Più volte sale fino da loro per dare ai prodotti dell'artigianato, colà realizzati, un tocco di finezza dovuto alla sua esperienza e al suo gusto.