Secolo XVII.
Intagliatore originario di Valle Trompia, o forse di Sarezzo, è autore degli intagli dell'organo e della soasa dell'altare maggiore nella parrocchiale di Sarezzo. Opera giudicata bellissima per le cariatidi, gli uccelli, gli animali in genere e i fiori di cui è impreziosita.
Al Dossena sono attribuiti la soasa della parrocchiale di Lumezzane Pieve, i pulpiti di Magno d'Inzino (c. 1676) e del santuario di Marcheno; così come a lui è stata lungamente attribuita la soasa della parrocchiale lumezzanese di S. Apollonio, distrutta durante l'incendio del 1922.
Secondo alcuni autori del passato, sue sono pure le due statue della soppressa chiesa dei SS. Filippo e Giovanni delle canonichesse agostiniane di Brescia: opere perdute e non citate dalla recente "Storia di Brescia", nonostante la notizia sia deducibile da Stefano Fenaroli.