Motta S. Anastasia (Catania), 24 maggio 1923.

Bresciano d’adozione, autodidatta, ha partecipato a collettive in seno alla Associazione artisti bresciani dove è anche presente in personali nel 1965 e nel 1969.
Nelle sue tele rappresenta un mondo fantastico, proiettato nel futuro con visioni che A. Rizzi dice “sortite da una mente eruttiva, alle prese con temi fantascientifici, a spasso per il cosmo, od alla conquista di mondi al di là di milioni di anni luce”. Poi, il rientro in orbita per colloquiare con i paesaggi, con la natura viva di cose, o con i fiori rigonfi, con un volto incontrato per via.
Pittore istintivo, è uomo semplice, umile; questi aspetti della sua natura si riflettono nei dipinti.
 
BIBLIOGRAFIA
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

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