COMINI FRATELLI, BRUNO E MARIO. Secolo XX. Vivono e operano a Collebeato.
Nella bottega paterna della natia Casalmaggiore (MN) fin da bambini, ancora duran-te i corsi serali frequentati ad Asola prima, quindi a Brescia dove si sono trasferiti nel 1960, i fratelli Bruno e Mario Comini hanno imparato a conoscere le venature, il respiro delle varie essenze di cui si avvale l'opera del falegname.
A Collebeato han dato vita a ditta artigiana che, sul far degli anni Settanta, hanno dovuto brevemente lasciare inoperosa per motivi famigliari.
Si sono così avvicinati alla "officina studio" Rivadossi (v.) entrando a far parte del gruppo dei collaboratori composto da Angelo Manenti, Giacomo Scotuzzi, Giusep-pe Busaschini, Fausto Taiola, Bruno Mottinelli, Beppe Mandonico, altri ancora la cui perizia ha contribuito a diffondere il nome del laboratorio di Nave. Una collabo-razione prottrattasi anche quando, intorno al 1980, i fratelli Comini hanno ripreso attività propria.
Falegnami, com'essi ancor oggi si definiscono, ma falegnami di provata esperienza, e pregio dovuto a affinato gusto: Mario ha per diversi anni armeggiato con pennello e tele.
Pur dedicando prevalente applicazione a mobili, a suppellettili dal sapore antico ma di moderna concezione, la loro autonoma ricerca di ambienti è volta ora a migliorare la funzionalità delle varie composizioni, stilisticamente legate alla precedente espe-rienza non disgiunta però da innovazioni formali e tecniche: per una sobrietà animata da intento artistico.
Nascono così "ambienti" completi: dal tavolo alla sedia, dalla scansia alla libreria, alla teca, alle più diverse suppellettili, alle cornici per dipinti e specchi ... L'impegno fino ad ora profuso nella produzione artigianale, apprezzata in città di tutta Italia (Sicilia compresa) ha consentito l'allestimento di una sola esposizione: nella sede del Circolo giovanile di Collebeato, dal 30 marzo al 9 aprile 1985.
Nati a Casalmaggiore (MN): il 20 marzo 1936 Bruno, il 12 maggio 1941 Mario, i fratelli Comini grazie all'intensificarsi delle commissioni soo prossimi a dar vita a nuovo laboratorio: consentirà maggiore spazio all'organizzazione del lavoro, più libero volo alla loro creatività, cui potrà giovare l'apporto dei figli che, pur giovanis-simi, manifestano interesse, entusiasmo per la cattivante ricerca che li ha testimoni.