Manerbio, 16 ottobre 1937.

Mario Cominelli occupa il suo tempo libero nella ricerca di motivi paesaggistici che ripropone nella tela con fare post-impressionista. E nei panorami di località periferiche, come Mompiano, in angoli dei vicini laghi, nei colli nostri sembra maggiormente esprimere, attraverso armoniosi colori, la emozione vissuta a contatto della natura.
Della natura, dei boschi rende la flora e la fauna in altrettante nature morte che hanno protagonisti i funghi o capi di selvaggina ove la resa plastica lascia spazio ad accordi cromatici di personale ricerca.
La plasticità caratterizza anche un quadro favorevolmente recensito: Le lavandaie, ove “l’impegno post-impressionista si associa ad un contenuto realista per l’interesse ai soggetti umili e dimessi, come le lavandaie”, ed i casolari di ripide stradicciole di montagna.
Presente a mostre regionali e nazionali, Cominelli ha allestito personali in gallerie di città e fuori, fra le quali val citare Roma, dov’è stato accolto dallo “Studio d’arte Gianicolo”.
 
BIBLIOGRAFIA
“Panorama d’arte 1977”, Magalini Editrice, Brescia, 1977, pp. 134 e 167.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.
 

 

Pin It