Secoli XV - XVI.
Originario di Milano, fu assiduamente operoso in Brescia e provincia, anche a fianco di Antonio della Porta detto Tamagnino (v.).
Fra le opere attribuitegli sono le statue degli Apostoli nella facciata del santuario di S. Maria dei Miracoli (1498); dal 1493 al 1498 e poi dal 1500 al 1506 realizzò altresì il busto di S. Apollonio e quelli imperiali di palazzo Loggia.
Nel Duomo vecchio lavorò alle chiavi scolpite (1510) e il successivo anno a quelle della chiesa di S. Francesco, per la quale realizzò pure il monumento sepolcrale di N. da Pitigliano, oggi al Museo cristiano.
AI 1506 - 1509 risalgono i lavori per il portale del Duomo di Salò; più tardi quelli della prepositurale di Chiari. Suo anche l'intervento per il coro di S. Maria de Dom, un tempo esistente nella piazza del Duomo.
Secondo B. Zamboni, a lui sono attribuibili le statue dei SS. Faustino e Giovita sotto la Loggia; A. Peroni mette in relazione con la sua attività anche i busti della Madonna e dei due Santi ora perduti nelle chiesette di S. Antonio e del cimitero di Carzago Riviera.
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