Montichiari, 30 luglio 1946. Vive e opera a Montichiari.
Dopo aver seguito i corsi della Scuola della A.A.B. tenuti da Olves Di Prata (v.) ha approfondito una ricerca poco per volta fatta propria, anche se il noto insegnante del quale ha frequentato lo studio è indicato come ideale riferimento.
Nello studio di Montichiari per anni Dino Coffani ha operato silenziosamente allineando un "popolo" di figure testimoniante la severa applicazione sulla pietra lavorata a largo tratto e plasticamente definita.
Anche per chi gli è amico, ha suscitato sorpresa, lieta sorpresa, la sua prima mostra personale allestita al Circolo ACLI di Flero nel dicembre 1982; subito seguita dalla rassegna ordinata nella Biblioteca comunale di Calcinato (22 gennaio 1983). Anche se in evoluzione, la visione di Coffani è chiaramente avvertibile, tanto che Alberto Morucci ha potuto scrivere: "Le figure sono trattate nel loro aspetto globale: singole o a gruppi, negli alto - bassorilievi, ma non sono assenti i ritratti nei quali egli si esprime, oltre la pura somiglianza, nella ricerca di momenti psicologici e dell'interio-rità dell'individuo; riuscendovi con efficacia dovuta a forte spirito di osservazione e capacità introspettiva".
Per dar completezza alla nota delle mostre personali si ricordano le presenze a Parma ("Galleria Parma", 30 aprile 1983); in occasione del maggio culturale monteclarense, l'invito ad esporre nel Teatro Sociale (Montichiari, 12 maggio 1984). In questa occasione Oscar Di Prata ha potuto sottolineare come "la figura umana è presenza insostituibile e determinante dell'arte di Coffani, nei contenuti e nel suo atteggiarsi ... l'immagine filtrata e scoperta nell'intimo del profondo, onde cogliere ispirazione e trasalimenti, focalizzarne ataviche ascendenze, retaggi di speranza, di sofferenze e di amore: quindi di religioso empito".
Così, accanto ai numerosi volti, alle figure maschili e femminili ai quali affida attimi o motivazioni esistenziali (Attesa, Maternità, Ragazza al chiaro di luna), si alternano opere sacre quali la Via Crucis per le chiese parrocchiali di Vighizzolo e della Pedrocca di Cazzago San Martino ove il moto drammatico sembra esprimersi anche nel ruvido, tormentato tratto incidente la materia. Materia che varia dalla pietra (sia essa Botticino o Travertino) al bronzo, dalla terracotta alla ceramica sovente accosta-ti in una sola composizione.
Coffani ritrattista si rivela alfine nel piccolo monumento dedicato a Padre Ottorino Marcolini, nei busti di Vittorio Emanuele II, Cavour, Garibaldi e Mazzini, artefici del nostro Risorgimento, collocati nel ristrutturato museo risorgimentale di Montichiari.