Diplomata presso il Liceo Artistico Sperimentale “Vincenzo Foppa” in città, ha proseguito gli studi frequentando l’Accademia di B. A. di Brescia (LABA).
Fin dal tempo della frequentazione accademica ha preso parte a varie manifestazioni artistiche locali e regionali, a volte conseguendo premi o riconoscimenti.
La padronanza delle varie tecniche pittoriche le consente l’utilizzo di quella a olio che meglio corrisponde al sentimento ispiratore. Che può estrinsecarsi attraverso le visioni di brani paesaggistici, come prova “Venezia” in cui la tipica, affascinante atmosfera lagunare avvolge e intride ogni cosa nei suoi colori nebbiosi e ovattati… Oppure l’avvicinare un anziano il cui sguardo pacato e profondo lascia trasparire lo spirito e la forza di chi dopo un’esistenza provata ha maturato l’esperienza necessaria per vedere con rassicurante serenità i momenti insignificanti della contingenza.
Ma non mancano ulteriori interpretazioni attestanti la palpitante partecipazione di Claudia Cavalleri a eventi che turbano l’umanità. Ne è testimonianza “L’altra parte del mondo”, una tavola in cui una dolente madre sorregge il piccolo in una espressività invocante aiuto che consenta loro di sperare d’aver un futuro. Visione tragica, che nella compiuta sintesi assume plastica monumentalità denunziante le ingiustizie che ancor oggi patiscono gli esseri umani.
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., “L’Arte lombarda in Valcamonica alle soglie del terzo millennio”, Pisogne, Galleria La Tavolozza, 2000.