Breno, 31 marzo 1963.

Geometra libero professionista, Gianfranco Casalini ha manifestato attitudine al disegno fin dalla prima giovinezza.
Dal 1985 ha frequentato i corsi serali che si svolgevano a Breno, località dove si è adoperato per dare vita al Gruppo Amici dell’Arte. Determinante per la sua formazione artistica è stato l’incontro col noto pittore Emilio Del Prato al quale attribuisce il merito di avergli offerto l’opportunità di espri-mersi artisticamente.
Pur affermando di sentirsi un dilettante, Gianfranco Casalini si è impossessato delle tecniche della pittura a olio, con la quale opera preferibilmente, dell’acquarello ed anche della ceramica.
Paesaggio, natura morta con fiori sembrano essere i generi prediletti, svolti con sensibilità colorica apprezzabile, che a volte sfiora lo sfumato, senza per questo sacrificare la veridicità del soggetto ispiratore: boschi di cromie cangianti dal verde chiaro al cupo, con tocchi di ravvivanti gialli, a ricreare atmosfere assorte. E quando il profilo delle folte vegetazioni concede spazio all’alto orizzonte, la luce che ne proviene inonda ed esalta il prezioso cromatismo.
Né mancano i candidi accordi di algidi brani di monti innevati nei quali il candore avvolge la nudità di intrecci ramati.
Il tratto fatto più mosso, sfrangiato, alfine, ricompone il soffice cromatismo dei fiori raccolti in vasi maiolicati, entro la tenue luce di interni silenti.
Gianfranco Casalini ha partecipato a varie mostre estemporanee ed a collettive di Valle, riscuotendo più volte riconoscimenti. Sue opere sono state presentate pure nella Galleria La Tavolozza di Pisogne gestita da Enrico Betta.
 
BIBLIOGRAFIA
AA. VV., “L’Arte lombarda in Valcamonica alle soglie del terzo millennio”, Pisogne, Galleria La Tavolozza, 2000.
 
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