Brescia, 1684 - 8 aprile 1754.
Padre di Bernardino, Domenico e Giovan Battista alle cui rispettive voci si rinvia. Fu buon intagliatore ed aducò all'arte anche i figli. Di lui, tuttavia, non si conoscono opere certe.
Sono probabili suoi interventi la costruzione della soasa dell'organo della chiesa di S. Faustino maggiore in città; per quella del Duomo nuovo e della cantoria nella parrocchiale di Azzano Mella.
Sandro Guerrini, nel giudicarlo "tra i maggiori intagliatori operanti a Brescia nella prima metà del XVIII secolo", nel volume "Chiese in Brescia nei secoli XVII-X-VIII" riproduce la richiesta di cittadinanza bresciana inoltrata dall'artista nel 1747
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