Brescia, 22 novembre 1875 - 4 marzo 1915.

Fu tra i migliori allievi della scuola Moretto dove si meritò parecchie medaglie. Iniziò come decoratore di ventagli nello stabilimento Rosani e vi rimase come campionista anche dopo che lo stabilimento fu assunto dalla ditta di Angelo Duina, che per merito del Capra fu premiata a Torino nel 1898 e a Gorizia nel 1902.
Passato come decoratore alla Unione tipolitografica bresciana, vinse diversi concorsi tra cui quello dell’orario dei laghi. Per dedicarsi alla pittura, si dimise, pur continuando a fornire agli stabilimenti bresciani reclame ferroviaria, piantine, cartelli, almanacchi ricchi di fiori e figurine, vedute dolci e graziose acquerellate.
Fra i primi in Italia si dedicò anche alla geografia prospettica (orografia, topografia, idrografia).
Fu pittore di figura e di paesaggio. Partecipò con successo a diverse esposizioni. Già nel settembre 1898 lo troviamo presente alla esposizione d’arte moderna in occasione delle celebrazioni morettiane. “Diligente, buono e vario coloritore”, riscosse vivo successo a Cremona, nel 1910.
Partecipò inoltre alle esposizioni dell’Arte in famiglia. Rappresentò frequentemente il Sebino, le montagne di Borno e del Chiese, distinguendosi specie nelle piccole tempere in cui riecheggiano il Guardi e lo Zuccarelli.
Emilio Pasini scrive che “col miele meglio lavorava che con altro coibente: l’olio”.
Dolce di carattere, fu pittore sentimentale, adoratore del sole, del lussureggiante verde dei prati e dei declivi.
 
BIBLIOGRAFIA
L. VECCHI, “Brescia”, monografia ill. per gli anni 1941 - 1942.
“Enciclopedia bresciana”, Ediz. La Voce del popolo.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984.

 

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