Brescia.

Dopo gli studi artistici compiuti a Parma sotto la guida dei pittori Vernizzi, Lilloni ha frequentato l'Accademia di Brera, a Milano, avendo maestro Francesco Messina. Ha intrapreso la partecipazione a mostre collettive provinciali e regionali negli anni Sessanta, allestendo al tempo stesso mostre personali a Venezia, Treviso, Firenze e Bellaria.

Ha affrontato vari concorsi per la esecuzione di opere di abbellimento artistico in edifici pubblici, fra le quali val ricordare il busto del papa bresciano Paolo VI, posto nel santuario della Madonna della Stella a Gussago.

Recente la rassegna nella sede della Associazione artisti bresciani (5-17 novembre 1983) che ci ha fatto conoscere la scultrice concittadina, che ha studio sulla collina di S. Rocchino, in una antica casa ristrutturata e ammodernata.

L'attenzione di Anna Cantarelli è rivolta particolarmente alla figura umana, femminile in particolare, e agli animali, fra i quali predilige il cavallo. Figurativa, "ama le superfici vibranti e sensibili, ad esempio in grado di evidenziare nella contenutezza del gesto la sostanza più intima di quanto raffigura" ha osservato Virgilio Guidi, che alla scultrice riconosce altresì il merito di "tener nell'alveo della discrezione drammi e angosce, la droga ... riduce il personaggio a specchiarsi nella larva di se stesso ... l'artista non strappa, non strazia, non rompe, il nodo resta all'interno, blocco chiuso spesso irrimediabilmente impietrito".

La variegata gamma della produzione di Anna Cantarelli, la scioltezza del suo comporre la creta sono ravvisabili in alcune opere di alcuni anni orsono, opere quali Contorsionista. Ritratto di giovinetta, Cavallo ...

Più vicina alla condizione esistenziale la fanno apparire alcune figure vedute di recente in occasione di collettiva alla A.A.B. (marzo 1985) ove persiste il tocco scheggiato e costruttivo caratterizzante la precèdente produzione, ma dove sembrano poste in evidenza tensione e impegno d'una cocente attualità; moti esplicati anche come coordinatrice del Gruppo D.A.E. (Donne Artiste Bresciane).

 

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