Brescia, novembre 1698 o 1699 - 13 luglio 1775.
Avviato alla scultura dal padre, Santo il vecchio, lo ha aiutato a compiere le statue del presbiterio della chiesa di S. Agata, ma sembra che la sua formazione artistica sia stata determinata da soggiorni a Roma.
Sue prime opere sono la S. Scolastica nel salone della chiesa di S.Faustino, in città; Elia e Mosè poste nella parrocchiale di Palosco, la cui dubbia attribuzione deriva dal gusto e dalla tecnica ancora lontani dalla severità e dalla visione sua matura, affinata secondo alcuni anche con la osservazione di capolavori del Romanino e Moretto. Anche il barocco si insinua in alcune sue realizzazioni: una concezione che però mai perde l'impostazione classica, specie nella modellazione delle figure, solide e alle quali dà "una impronta di vivace realtà, tanto nella ricerca attenta per ciascun volto ... quanto nella volontà di esprimere attraverso i lineamenti il senso immediato del fatto o della virtù che la statua rappresenta o personifica".
Lungo l'elenco delle opere realizzate da Antonio Callegari, le citiamo qui in base alle località di collocazione, ordinate alfabeticamente.
- Alzano Maggiore: parrocchiale, statue di S. Domenico e S. Rosa all'altare della cappella del Rosario.
- Bedizzole: parrocchiale, bassorilievo con l'Annunciazione entro il paliotto dell'altare della Madonna. (Attribuito).
- Bergamo: Duomo, altare dei SS. Fermo e Rustico (in collab. con il fratello Alessandro), S. Giacomo, ultimato dal nipote Gelfino.
c..:hiesa di S. Leonardo, statue di Ester e Giuditta.
- Botticino Sera: parrocchiale, statue nella facciata.
- Brescia: chiesa di S. Agata, statue di S. Agata, S. Lucia e S. Apollonia poste nella
cimasa del portale.
Chiesa di S.Alessandro, statue della Fede e della Carità, della Vergine, con il bassorilievo della Deposizione.
Chiesa di S. Barnaba, statue della Carità e Umiltà: già nella cappella della Cintura ed ora nella chiesa di S. Giorgio di Lovere.
Chiesa dei SS. Cosma e Damiano, altare dedicato ai SS. stessi, con le statue della Fede e Carità, considerate fra le ultime realizzazioni.
Chiesa di S. Eufemia, Putti sull'altare maggiore.
Chiesa di S. Faustino, canonica, S. Sebastiano (opera prima).
Chiesa di S. Lorenzo, Putti in facciata ed altri che reggono il drappo di lapislazzuli della Madonna detta della Provvidenza (ultimata dal figlio Luca).
Chiesa di S. Maria degli Angeli, Altare e Putti vari.
Chiesa di S. Maria della Pace, Angeli deIl'altare maggiore e statue dei SS. Giacomo e Giovanni (ante 1760), l'Immacolata, nella sacrestia.
Duomo nuovo, busto del cardinal Querini, statue dei SS. Ottaviano e Gaudenzio, nel presbiterio, (1739), statue della Fede e della Mansuetudine, già in S. Maria degli Angeli, altre varie figure e putti.
Convento delle suore agostiniane, Apparizione di S. Agostino (bassorilievo sull'ingresso ).
Banca S. Paolo (ex palazzo Martinengo Villagana). Statue allegoriche: Disinteresse, Liberalità, statuetta della fontana, cariatidi dello scalone.
Civici musei, Brescia armata, già sulla fontana di piazza del Duomo (ora Paolo VI); bozzetti dei SS. Luigi. Stanislao Kostka e Giovanni evangelista.
Alcuni studiosi nel passato gli attribuirono anche la statua di S. Chiara dell'edicola posta alla sommità della scalinata dell'ex convento di S. Chiara, nella omonima via; il busto di mons. Fè d'Ostiani in S. Nazaro e S. Giovanni Nepumoceno nella stessa chiesa (1760), ora ritenuti di altri autori.
- Chiari, parrocchiale, statue della Giustizia,Prudenza (1756), S. Luigi e S. Stanislao Kostka (1763), il cui bozzetto è alla Pinacoteca; statue allegoriche sull'altar di S. Giuseppe.
- Cremona: cattedrale, altare della Madonna del popolo; statue di Ester e Giuditta (1757); altre statue perdute.
- Desenzano: statua di S. Angela Merici (c. 1772) posta nella piazzetta del porto. Chiesa di S. Giovanni Battista, Angeli ..
- Esine: parrocchiale, Gesù nell'orto, bassorilievo del paliotto; i SS. Pietro e Paolo.
- Lovere: chiesa di S. Giorgio, statue un tempo collocate nella bresciana chiesa di S.
Barnaba (v.)
- Manerbio: parrocchiale, altare del Rosario, statue dei SS. Domenico e Rosa (alle quali potrebbe riferirsi il pagamento fatto anche a nome del fratello Alessandro nel 1756).
- Marone, parrocchiale, Il sacrificio di Isacco (attribuito).
- Montichiari: parrocchiale, statue della Umiltà e della Carità (in collaborazione con
il fratello Alessandro - fra le ultime realizzazioni).
- Padenghe: parrocchiale, statue della Umiltà e della Carità (firmate e datate, 1773).
- Quinzano: parrocchiale, statue delle Sante Apollonia e Lucia.
- Tagliuno (BG): parrocchiale, varie statue; Vergine e Bambino, i SS. Domenico e
Caterina,varie medaglie (1751).
- Vobarno: parrocchiale, statue dei SS. Ambrogio. Gregorio, Gerolamo, altri dice anche un S. Agostino.
Nel riproporre il giudizio che vuole Antonio Callegari il saliente scultore del Settecento e non soltanto in Brescia, sapiente costruttore di vibranti e mobili corpi, pur nella copiosa massa del panneggio che sembra vivere una sua vita; artista dal personale linguaggio chiaro e vigoroso, si ricordano alcuni altri lavori che a lui si attribuiscono, come i SS. Vescovi del Duomo nuovo, le perdute statue poste sul cancello di Villa Colleoni.
Scultori furono anche i figli suoi: Giuseppe, Luca e Santo il Giovine alle cui rispettive voci si rinvia.