Virle, 14 dicembre 1941.

Specializzato nella lavorazione e nella posa di marmi e graniti, fin da ragazzo ha però coltivato la innata predilezione per il disegno e i colori espressa mediante la tecnica a olio, l’acquarello, per af-frontare, sia pure raramente, anche l’affresco.
Figurativo nel solco della tradizione, sembra prediligere composizioni aventi come soggetto la na-tura morta, con la frutta deposta su tavoli e raccolta in cesti. La minuziosità della resa plastica d’ogni elemento si concilia con la soffusa delicatezza tonale estesa all’ambiente circostante ravvi-vato da silente luce.
La medesima delicatezza tonale caratterizza la produzione paesaggistica in cui il tratto si fa mag-giormente mosso, pur rimanendo riassuntivo, in grado di cogliere gli elementi determinanti la evi-denza plastica ma anche la soffusa atmosfera avvolgente e proiettata ai piani più lontani. Non a caso Bresciani si avvale anche dell’acquarello che gli consente di pervenire a rapporti cromatici di estrema delicatezza.
 
BIBLIOGRAFIA
G. GALLI, Bresciani, delicate armonie, “STILE Arte” n. 77, aprile 2004.
 

 

Pin It