Orzinuovi, 31 maggio 1949.

Frequentata per un solo anno (1966) l'Accademia di Brera in Milano; negli anni 1976-77 iscritto all'Istituto d'Arte bresciano «G.Savoldo», Martino Turotti ha bruscamente interrotto i corsi artistici per proseguire autonomamente una ricerca che ci par di poter definire concettuale e i cui esiti sono «moduli» ordinatamente accostati; semplici, quasi infantili forme ritmicamente ripetute nell'intento di riproporre in armonie cromatiche gli elementi sconvolti della natura, le componenti d'un mondo i cui equilibri appaiono fatalmente alterati.

Questa, almeno, l'immagine che di Turotti rimane, dopo la sua apparizione nella piccola Galleria di via Pace accanto al giovani Almeoni, Furri e Sola, nel 1978.

Quella presenza giungeva dopo le mostre personali allestite a Quinzano d'Oglio e a Soncino, delle quali però non abbiano riscontri, le rare partecipazioni a collettive provinciali.Ed è l'ultima presenza in pubblico perché, pressato da motivi contingenti, Turotti ha dovuto rinunziare ad esporre, pur continuando ad operare nel brevi momenti concessigli dal lavoro.

BIBLIOGRAFIA

«Piccola galleria U.C.A.I.», Brescia, 18 marzo 1978, Espongono i pittori Almeoni, Furri, Sola e Turotti, Catalogo.

 

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