Brescia, 1888 - Verona, 1972
Ha frequentato i corsi diurni della scuola Moretto sotto la guida di Amaldo Zuccari e di Carpinoni. Sposatosi poco dopo concluso il primo conflitto mondiale, si è trasferito a Verona, città della moglie, dove ha attivamente operato fino alla morte. Presente a varie collettive della città d'adozione, in personali, è stato prevalentemente paesaggista; la sua pittura tesa allo studio accurato del vero, sia nei panorami di campagne e di colline con i verdi e gli azzurri squillanti, in piena luce, sia nelle architetture di antiche e monumentali fabbriche. La esattezza esecutiva sovente sacrifica la spontaneità e la scioltezza del tratto; e la liricità solo raramente è in grado di intessere finezze cromatiche, contenuta e pur intensa poesia. Alcune opere di Giambattista Roggero sono custodite dal fratello Teobaldo (v.), numerose altre presso i congiunti e gli eredi veronesi della famiglia Cacciatore.