Botticino Sera, 6 marzo 1946
Ha frequentato i corsi serali della Associazioni artistica di via Gramsei esponendo in seno alla stessa A.A.B. fin dal 1971, in occasione di mostre sociali. Ha quindi esteso la partecipazione a collettive in Bergamo, Verona, allestendo nel contempo mostre personali in Brescia (197'7, 3, 5, 8, 9); Desenzano (1974); Firenze (1976); Prato (1976); Salsomaggiore (1978). Fin dal suo primo apparire, Mario Quaglia evidenze i temi prediletti: paesaggio (dedicato alle nostre campagne e alle spiagge meridionali), natura morta resi con tratto rapi scand'to; figurette ravvivate da policrom' «fazzoletti» racchiudenti i folti capelli. Sono gli stessi motivi riproposti nel susseguirsi delle apparizioni in pubblico, anche se sembra farsi prevalente la produzione dedicata alla natura morta: fiori frutta che acquisiscono plasticità a mezzo del semplice disegno e delle nitide cromie non immemori di capolavori del passato. Opere accuratamente condotte, in ogni particolare, pur non perdendo in freschezza e «dove l'attenta cromia, con molti panneggi di sfondo» riesce a dire la natura romantica dell'autore.
BIBLIOGRAFIA
A. MORUCCI, «Galleria Brixia», Brescia, 9-22 dicembre 1972.
A. MORUCCI, «Galleria la Cornìce», Desenzano, 25 agosto-6 settembre 1974.
A. MORUCCI, Galleria d'arte, «Biesse», a. XIV, n. 152, novembre 1974.
A. MORUCCI, «Galleria l'Araldo», Brescia, 9-21 novembre 1975.
«Centro culturale S. Michele», Brescia, 4-16 marzo 1978. «Centro culturale S. Michele», Brescia, 10-22 novembre 1979.