(Gianni).  Parigi, 1933

Il nome di Gianni Pielli è emerso in occasione di mostre allestite dal VI Stomo di stanza a Ghedi, ma è legato soprattutto a quello del famoso scrittore Jean Giano i cui scritti interessanti anche Brescia apparvero, nel giugno 1972, nel «Giomale di Brescia».  Pielli ne ha illustrato le varie puntate.  Si sono così riconosciuti alcuni scorci cittadini: dal monumento a Tito Speri a poco note stradicciole, dal vicoli del Carmine alle facciate di chiese, a solenni ruderi millenan'. Lo stesso anno Pielli si affacciava alla ribalta delle mostre personali; nel catalogo l'indimenticabile Bruno Marini rilevava la stirpe friulana di Pielli, approdato a Brescia, «ed è diventato più bresciano di noi, perché la città lui l'ha scoperta proprio dove noi l'abbiamo cancellata con l'abitudine e l'abbandono».  In seguito, altre numerose pagine ad illustrare saggi di Autori vari, non solo nel «Giomale di Brescia», ma anche in «Bresclaoggi»; a volte lui stesso «corrisponde» in punta di penna, per documentare eventi lieti e drammatici, come il terremoto in Friuli o, ancora, rievocando pagine di storia o per ammonirci contro il degrado della nostra città. Suo un recente calendario, strenna del «Giornale di Brescia» (1979), ove ha fermato con poetica esattezza «i fogli del nostro rimpianto,. del nostro rimorso.  Un documento d'anima, se ancora l'abbiamo».
 
BIBLIOGRAFIA
B. MARINI, «Galleria Labus», Brescia, 15-28 dicembre 1972.
AA.VV., «Disegno perché», A.A.B., Brescia, 28 aprile - 10 maggio 1973, Catalogo.
M. VIGLIANI, Aspetti bresciani in punta di china, «Giornale di Brescia», 30 dicembre 1979.
Nota: Con la serie delle illustrazioni per gli scritti di Giano, nel «Giornale di Brescia» del 3, 6, 7, 9, 10, Il giugno 1972, si ricordano anche quelle apparse il 6 maggio 1973 e 17 marzo 1979; e le edizioni di «Bresciaoggi» del 9 giugno 1974 e 3 aprile 1975.
 
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