Brescia, 3 ottobre 1934.
Diplomato maestro d'arte all'Istituto P. Toschi di Parma, corona così il giovanile impegno profuso nel disegno e nella pittura. Non ancora ventenne si trasferisce a Parigi dove frequenta i corsi di pittura all'Accademia di B.A.; nel 1955, a Milano, allestisce la sua prima mostra personale. Spirito inquieto, si ferma assai poco a Brescia; nel 1957 torna a Parigi e vi allestisce una personale; altre ne ordina a Roma e Genova nel 1958, nel 1959 a Monaco di Baviera, dove intraprende collaborazione per una Enciclopedia scienti ica, attività che seguita ad esplicare anche dopo essere tornato in patria: per «La Scuola», per Mondadori e altre note case e ditrici In quegli anni la sua pittura era ancorata al figurativo tradizionalmente inteso. Nel 1964, in occasione della sua prima mostra in città, presentava infatti paesi e nature morte echeggianti gli uni il postimpressionismo, le altre la visione metafisica. Ed anche i titoli delle opere rispecchiavano un mondo consueto: Mercatino d'inverno, Dalie, Il Rosso, Autunno sui Ronchi, Via A. Mario... Ansioso di comunicare, riesce a raggruppare attorno a sé amici ed allievi, dando vita ad una scuola di disegno; così come a lui si deve la manifestazione «Gli artisti per la bontà» ripetuta in occasione del Natale. ,L'Olanda lo accoglie nel 1968 con una personale ad Amsterdam; due anni più tardi è in Australia, dove espone e da dove torna con numerose opere proposte anche in Brescia. Soprattutto in città si è potuta osservare la «metamorfosi» avvenuta nel pittore, emergere in lui prepotente il disagio esistenziale che lo ha portato a «gridarci», pur con lieti colori, «le miserie, le speranze, le delusioni, le bellezze ed i drammi» del mondo. ,Sono opere in cui simbolizza con forma espressiva, portata Cino allo spasimo, il suo mondo, noi stessi immersi in quest'epoca... Senza mezzi termini la sua forte personalità bandisce ogni comodo compromesso, vive a fondo il suo dramma e lo propone in forma chiara, limpida, com'ebbe ad osservare Walter Molino. A questi dipinti, racchiudenti motivi figurativi, animali, fiori, esseri vari vivi, reali, e dal colore fatti astrazione, Gianni Parziale aflida il suo messaggio, scaturito da «attenta coscienza». Altre mostre ha allestito, a Firenze (1973), Parigi (1974), Brescia (1980).
BIBLIOGRAFIA
«Galleria la I-oggetta», Brescia 8-24 febbraio 1964. «L'Ora Serena», febbraio 1964, Parziale.
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