Roma, 22 luglio 1939.
Trasferitosi a Brescia sul fare degli anni Sessanta, nel clima locale si è inserito, affinando le sue doti pittoriche sotto la guida di Adolfo Mutti per circa un decennio (1965-1975). Se al maestro deve l'accuratezza tecnica e la chiarezza del linguaggio, ad altri artisti bresciani sembra aver guardato per consonanza espressiva e per i motivi a cui ispirarsi, al fine di esternare in modo proprio quanto meditava di fronte alla natura. Giunto ad una tecnica di ascendenza impressionistica, ha quindi cercato quei panorami che lo sguardo predilige. Sono così nati paesaggi del nostri laghi, il Garda in particolare, con la sua vastità di orizzonti colti nel trascolorante grigio viola; ma anche spiagge appartate e silenti punteggiate di «macchiette vive intorno ad agili barche». Oppure, soleggiate campagne dove l'uomo ancora lavora curvo sulla terra, declivi dove il lago traspare di tra gli ulivi. Osservazioni rese con sensibilità cromatica, la materia elavorata in fine tessitura. Per maggiormente affinare la sua pittura, Antonio Pagnotta ha voluto soggiornare, sia pur brevemente, a Parigi (1978) e «la sua ammirazione gioiosa e viva e pura per quella grande arte degli Impressionisti aleggia al di sopra dei suoi dipinti, in alto, in una atmosfera nella quale la sua pittura si adagia rimanendo lei stessa», come ha osservato il suo maestro Mutti. Se mai, le sue visioni si sono imbevute di una più calda luce, nella distesa del campi di grano, nelle vedute della Senna animata da figure sveltamente delineate, da chiostri e barconi. li frutto di appassionato lavoro è stato proposto In prevalenza al pubblico bresciano, tanto che in città si possono contare mostre personali negli anni 1972 («Galleria S. Gaspare»), 1974 («Galleria A.A.B.» e «Galleria Arengo»), 1975 («Galleria A.A.B.), 1976 («Galleria A.A.B.»), 1977, 79, 80 («Galler,a S. Michele»); e nella provincia nostra a Desenzano («Galleria La Cornice», 1976, 78), S. Felice del Benaco («Galleria La Portela», 1976).
Ma Pagnotta si è avventurato in altre città quali Roma (Palazzo Barberini, 1972), Bergamo («Galleria Simonetta», 1972 e «Galleria Modì», 1978 e 1979), Reggio Emiglia («Galleria Pecchini», 1973), Firenze («Galleria del Chiostro), Parigi («Galleria R. Duncan», 1978).
BIBLIOGRAFIA
G. VALZELLI, «Galleria S. Gaspare», Brescia, 10-17 marzo 1972.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 21-30 dicembre 1974.
«Galleria A.A.B.», Brescia, 20-30 dicembre 1975.
A. MUTTI, «Galleria S. Michele», Brescia, 26 novembre - 8 dicembre 1977.
L LAZZARI, «Galleria La Cornice», Desenzano, 3-15 giugno 1978. (Testo da «L'Eco di Bergarno).
«Giomale di Brescia», 26 gennaio 1980, Pagnotta alla Galleria Modì di Bergamo. «La Voce del popolo», 21 marzo 1980. Arte.
A. MUTTI, «Galleria S. Michele», Brescia, 22 novembre-4 dicembre 1980.
L. SPIAZZI, Arte in città, «Bresciaoggi», 29 novembre 1980.