Docente di lettere, ha frequentato la scuola d'arte della A.A.B. Ancor giovane, la si conosce soltanto per la presenza in seno alla esposizione «Brescia '80» il cui catalogo riproduce parole di Titta Rizzo, che definisce la sua operazione creativa «una riscoperta di luoghi, di oggetti, di situazioni in cui identificare quella parte dell'io sommersa dall'incalzare del vivere sociale, ritenuto a torto assoluto e onnicomprensivo».
Nelle opere dal segno figurativo, vien dato corpo alle fantasie, attraverso oggetti e brani del passato, entro desolato abbandono: quasi che le contraddizioni contemporanee abbiano, del mondo di ieri, fatto inerte polvere. 254
 
 
BIBLIOGRAFIA
«AA.VV.», «Brescia'80», Brescia1-1 I maggio 1980, Catalogo.
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