Sarezzo, 16 aprile 1954.
Diplomata maestra d'arte all'Ist. di Castelmassa, è figurinista e modellista.A Brescia ha frequentato i corsi della Scuola d'arte «G. Savoldo».Ancor prima di completare gli studi ha intrapreso la partecipazione a manifestazion' pittoriche e, sedicenne, s'è affermata in collettiva alla «Galleria della Loggetta», movendo l'attenzione di G. Valzelli (1 969).Il tema della droga allora affrontato già anticipava l'interesse della giovanissima pittrice agli interrogativi, agli smarrimenti, ai drammi che sovrastano e toccano l'uomo. Altre partecipazioni a mostre collettive possono essere citate come le edizioni varie del bresciano «Premio Moretto», del «S. Agata», le sortite a Molinetto (1 9 70, 73, 74, 75); Leno (1 972); la collettiva alla «Galleria U.C.A.I.», del 1976, oppure a Mantova e Milano, città dove ha soggiornato per qualche anno. Una sola mostra personale allestita, nel Castello Prinetti di Merate, nel 1979. Grafica dal tratto nitido ed esatto, queste doti la Milanesi le trasporta nelle opere di più ampia superficie e di maggiore impegno. Opere «giocate» su toni grigio azzurro, piani uniformi entro schemi geometricamente essenziali. La realtà riaffiora, riproposta tuttavia da fantasia surreale, a riflettere la profonda convinzione dell'autrice che afferma di «non accettare il mondo così com'è, e lo fa con una figurazione aperta alle alternative dell'essere umano... pittura che scaturisce dalla vita, quindi, profondamente radicata alle perplessità del nostro esistere», come ha osservato E. Marcianò («Nassidi», Stampa Magalini, Brescia, 1976).