Secolo XVII.

Vicentino (1 620-1660), pare che il «momento bresciano di questo pittore coincida con la fase più incandescente della sua creazione», tanto che nella «Storia di Brescia», v'è dedicato a lui ampio spazio in quanto «mostrò al bresciani quante possibilità serbassero ancora le forme manieristiche veronesi e palmesche, se debitamente accelerate ed estrosamente composte da una fantasia eccitata per gli effetti dinamici, decorativi,.del non finito, per i toni sensuali della materia». Francesco Maffei lascia opere a: Brescia, nel Duomo Vecchio, la notissima Traslazione dei SS.  Vescovi dal Castello, documento anche per la visione della piazza duomo in essa ravvisabile; nelle chiese di S. Francesco e S.M. delle Grazie; a Carpenedolo, parrocchiale e chiesa del Castello; Palazzolo, collezione privata; Verolanuova, parrocchiale. Essendo il pittore non bresciano, per una più estesa nota delle opere e per la bibliografia si rimanda alla citata «Storia di Brescia».
 
Pin It