Vibo Valencia. (Ca). 18 novembre 1937.  Vive e opera a Brescia. Stabilitosi a Brescia verso il 1960, ha intrapreso attiva partecipazione a esposizioni e concorsi in città e Provincia: fra i tanti si ricordano le edizioni varie del «Moretto», i Premi ßovegno, Mompiano, il «R.  Bezzi» di Molinetto. Una partecipazione annovera anche al «Premio El Cavalèt» di Cremona. Personali ha invece allestito a Molinetto, Salò, Vallio, Cremona, Brescia (Gallerie «Il Quadrifoglio», «Cavallerizza Bettoni», «A.A.B.»), Iseo, Suzzara. Figurativa, la pittura di Loschiavo affronta vari motivi; dal paesaggio campagnolo e urbano alla figura, alla natura morta. Aspetti di vita campestre, sia nelle giornate del lavoro, con gli interpreti di quella dura fatica, o cascinali ove, fra muri antichi e le distese di alti alberi, compaiono domestici animali intenti al tiro di pesanti carri, immobili alla cavezza... I cavalli appaiono tema prediletto a Loschiavo, che li ritrae in libertà, durante corse sfrenate oppure guidati da esperti fantini in gara o nella caccia. «Pittura di genere» è stata definita quella di Loschiavo, ove l'amore alla terra natia si rivela «una libertà interiore di indole induttiva e intelligente». Il pittore ha curato con disegni originali la grafica di «Fotocronache bresciane» nella edizione 1979.  La completa documentazione sulla sua attività è depositata presso l'archivio per l'Arte italiana del Novecento, in Firenze.
 
BIBLIOGRAFIA
P. DI VENANZO. «Soc.  Cavallerizza A. Bettoni», Brescia, 15 dicembre 1979.
S. PAGIARO - A'BARBI, «Galleria Cavallino bianco», Suzzarra, 13-25 aprile 1980.
L. SPIAZZI, «Gal'leria A.A.B.», Brescia, 20 dicembre 1980.
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